Oreste Gregorio (1903 – 1976),scrittore, storico e religioso italiano.

Sotto le due bandiere

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Stalin spia della polizia segreta zarista, negli anni giovanili, quando la sua coscienza rivoluzionaria era ancora in formazione. Non ci sono documenti in proposito, naturalmente, ma soltanto una conclusione, bisogna dunque seguire il metodo dei processi indiziari e affidare la sentenza, appunto come nei processi indiziari, alla libera convinzione del giudice, cioè del lettore.
Ma gli episodi sono numerosi e convincenti, quanto meno strani. Li elenca, li documenta, li collega uno che è del mestiere, Edward Ellis Smith, nel suo pregevole libro «Stalin giovane 1879-1917».

Citazioni

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  • A quindici anni, per l'ottimo rendimento negli studi, aveva ottenuto un posto al seminario di Tiflis, dove da un compagno, più anziano di lui, di quattro anni, Lado Ketzochoveli, fu iniziato alla rivoluzione, che allora si riconosceva nel blando partito socialdemocratico, quello che poi sarà detto dei menscevichi.
  • Stalin, che allora preferiva il soprannome di Koba, cioè L'indomabile, nome di un eroe popolare georgiano, era senza mezzi per vivere, senza amici, deluso e insoddisfatto, ma era conosciuto come un rivoluzionario. Le condizioni ideali per gli ufficiali dell'Ocrana, che provvedevano ad addestrare le reclute in appartamenti segreti della città. La materia principale dell'insegnamento era l'arte di «coprirsi» e di provocare, in modo che gli altri venissero allo scoperto, per essere catturati dalla polizia.
  • Sulla porta dell'edificio, quando egli divenne dittatore, fu murata una lapide: «Il grande Stalin – leader del VKP e del proletariato di tutto il mondo – visse e lavorò qui nell'osservatorio geofisico di Tiflis dal 28 dicembre 1899 al 21 marzo 1901 dirigendo circoli socialdemocratici clandestini di operai di Tiflis».
  • Nella gara al più furbo era stato Stalin il vincitore, perché la polizia segreta non si era accorta che il pericolo era in quella pattuglia di estremisti e non nel grande partito socialista.

[Oreste Gregorio, Sotto le due bandiere, Historia, luglio 1968, n. 128, Cino del Duca]