Frederik Pohl
Frederik George Pohl Jr. (1919 – 2013), scrittore statunitense.
Il morbo di Mida
modificaE così alla fine si sposarono.
Erano una bella coppia, lei avvolta nei suoi venti metri volanti di velo d'un bianco immacolato, lui con la giacca grigia da cerimonia e i pantaloni fumo di Londra.
Non fu un matrimonio in pompa magna, ma era il massimo che potessero permettersi.
Alla cerimonia erano stati invitati solo i parenti più stretti e gli amici più intimi.
Citazioni
modifica- La globalizzazione ha risolto tutti i problemi dell'umanità. Ora bisogna consumare. A qualsiasi costo. (dalla copertina)
- Beati i poveri, che saranno quelli che erediteranno la Terra. (p. 22)
- L'abbondanza era diventata una droga cui tutti si erano assuefatti e non si poteva più limitarne la dose. (pp. 39-40)
Improvvisamente capì: — Mio Dio! — esclamò guardando la moglie con gli occhi sbarrati. — Vuoi dire che...
— Sì, è proprio così — fece Cherry, arrossendo lievemente.
Lui se la strinse tra le braccia.
— Amore mio! — esclamò, — perché non me lo avevi detto?
Dolce triste regina delle isole vaganti
modificaNell'anno duemila e tre, sul mare nata,
al retaggio del padre fu legata.
E nel duemila e dieci Ben, suo fratellastro,
mutò l'eredità di lei in un capestro.
Ebbe amori e li perse, conobbe gioie e pianti,
dolce, triste regina dell'isole vaganti.
Frugate il cielo
modificaIn piedi sulla sommità della Rampa dei Commercianti, Ross teneva lo sguardo fisso sulle Corti. Quella parola gli era stampata nella mente: decadenza.
Su tutto il Pianeta di Halsey aleggiava un sentore di decadenza. Solo l'enorme spazioporto, sempre in piena attività, ben tenuto e perfettamente organizzato, si salvava. Dal punto in cui si trovava, in cima alla Rampa, Ross poteva spaziare con lo sguardo sulle Corti, sulle guglie di Halsey City, lontana dieci chilometri e sulla grigia distesa in rovina della Città Fantasma.
Ordine di distruzione
modificaCerto poteva anche essere considerato un peccato che l'intera popolazione del pianeta Terra fosse condannata a morire. Dopo tutto ognuno possiede un certo senso di giustizia. E una qualità che si potrebbe chiamare misericordia. Nessuno rinuncia a pensare che ci sia veramente qualche speranza che prima o poi le attuali specie litigiose ed irrequiete vengano rimpiazzate da individui più nobili e più meritevoli, e sembra un peccato precludere questa possibilità. E soprattutto si ha una certa esitazione di fronte al principio del "campione". È giusto che tigri e tartarughe debbano morire a causa degli errori dell'animale uomo a cui sono soltanto vagamente imparentate? Ed è giusto che tre miliardi e più di esseri umani debbano venire cancellati sulla base dell'attento esame di un singolo individuo? Viene fatto di pensare che non sia leale.
Bibliografia
modifica- Frederik Pohl, Dolce triste regina delle isole vaganti, traduzione di Gianluigi Zuddas, in "Storie del Pianeta Azzurro", a cura di Sandro Pergameno, Ed. Nord, 1987.
- F. Pohl e C.M. Kornbluth, Frugate il cielo, [traduttore non indicato], Mondadori, 1973.
- Frederik Pohl, Il morbo di Mida (The Midas Plague, 1954), traduzione di Paola Colombo, collana Odissea Fantascienza n.° 19, Delos Books, 2007. ISBN 978-88-89096-71-0
- Frederik Pohl, Ordine di distruzione, traduzione di Rosella Sanità, Mondadori, 1975.
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