Ofer Cassif

politico israeliano

Ofer Cassif (1964 – vivente), politico israeliano.

Cassif nel 2021

Citazioni di Ofer Cassif

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  Citazioni in ordine temporale.

Intervento del 25 gennaio 2023; tradotto e ripubblicato in assopacepalestina.org, 8 febbraio 2023.

[Sulla riforma giudiziaria israeliana del 2023]

  • [...] aprite gli occhi e vedrete un paese dittatoriale. Un paese senza libertà civili e umane, un paese senza un sistema giudiziario indipendente dal regime e dal potere, e quindi senza un processo equo; un paese senza cittadini liberi, ma con soggetti perseguitati che subiscono violenze quotidiane ed esclusioni sistematiche.
  • La legge in questione è stata concepita per garantire che i membri della razza superiore del Paese occupante, e in particolare i coloni criminali, siano separati, elitari, superiori ai sudditi palestinesi. Avranno la piena protezione della legge e delle istituzioni dell’occupazione: il governo, l’esercito, la polizia, i tribunali, ecc. Questa legge è una copertura per la repressione, e il processo di voto è solo una parvenza di processo democratico, una coperta ingannevole sulla realtà di una dittatura che già esiste [in Cisgiordania] e che il governo vuole copiare all’interno della Linea Verde.
  • Com’è possibile parlare di “volontà del popolo” e di “decisione della maggioranza”, e in ogni caso di democrazia, quando circa la metà di coloro che vivono tra il fiume e il mare sono privi di diritti e non hanno alcuna influenza su coloro che li governano con la violenza e deturpano le loro vite ad ogni passo?
  • Chi teme una nascente dittatura all’interno di Israele deve opporsi alla dittatura dell’occupazione. Nessuna Corte, nemmeno l’Alta Corte di Giustizia, sarà indipendente e non giudicherà con giustizia (e non ha giudicato con giustizia fino ad ora), finché non ci sarà indipendenza e giustizia per il popolo palestinese. Perché non c’è democrazia con l’occupazione!

Intervista a dire.it, 9 ottobre 2023.

[Sulla guerra Hamas-Israele del 2023]

  • Israele è responsabile in molti modi, ma la sua colpa principale è l’occupazione dei Territori palestinesi che continua. [...] Hamas ha commesso un crimine di guerra contro civili innocenti che non possiamo accettare; bisogna ora considerare il contesto, non per giustificare l’ingiustificabile, ma per capire e per far sì che quello che è accaduto non si ripeta.
  • L’unica via percorribile è smantellare del tutto gli insediamenti dei coloni in Cisgiordania, porre fine al regime di apartheid e alle violenze nei confronti dei palestinesi e poi stoppare subito l’assedio imposto alla Striscia di Gaza.
  • [Su Benjamin Netanyahu] Negli ultimi mesi ha istigato a "pogrom", atti di violenza contro comunità specifiche, che hanno preso di mira civili, pastori e famiglie palestinesi innocenti. [...] Le forze di occupazione hanno offerto copertura a milizie ebraico-fasciste che hanno assassinato palestinesi impunemente, contando poi sul fatto che quei crimini non sarebbero stati perseguiti.
  • Sappiamo che adesso l’apparato delle forze di occupazione israeliane pianifica di distruggere parte di Gaza. [...] Nella regione vivono più di due milioni di persone e i morti saranno migliaia: l’Ue e gli Stati Uniti avrebbero potuto fermare tutto questo, ma non lo hanno fatto.

Intervista di Michele Giorgio, ilmanifesto.it, 11 gennaio 2024.

[Sulla guerra Hamas-Israele del 2023]

  • Dal massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre e all’ombra della guerra, il governo si sta trasformando in una dittatura, da qui la repressione delle voci contro la guerra, il divieto di manifestare per il cessate il fuoco nei centri abitati arabi e la punizione di quei cittadini, non solo arabi, che hanno espresso simpatia per le vittime innocenti dei bombardamenti, come i bambini di Gaza. Perciò il mio impegno morale, come parlamentare e cittadino, è quello di alzarmi e parlare contro questo governo.
  • Sono contro la guerra che uccide palestinesi e anche israeliani, chiedo la salvezza degli ostaggi israeliani a Gaza non pochi dei quali temo non siano più vivi. E non voglio che muoiano altri soldati israeliani. L’unica strada, perciò, è fermare la guerra e fermare l’occupazione israeliana dei Territori palestinesi.
  • Barak è stato attaccato, offeso, umiliato, definito un traditore dall’entourage di Netanyahu. E ora il primo ministro vuole che rappresenti Israele. Il cinismo di Netanyahu non ha limiti.
  • [...] è una vergogna che il giudice Barak abbia accettato la nomina di Netanyahu. Non avrebbe dovuto collaborare con l’uomo che ha portato la minaccia più grande alle istituzioni di Israele.

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