Odysseas Elytīs
poeta greco
Odysseas Elytīs (1911 – 1996), poeta greco.
Citazioni di Odysseas Elytīs
modifica- Amico tu che ascolti, senti del profumo dei cedri | Le lontane campane? Conosci gli angoli del giardino dove | Ripone i suoi neonati il vento della sera? Hai mai sognato | Un'estate infinita da percorrere tutta | Non conoscendo più le Erinni? No. Ecco perché katarkimevo[1] | E le pesanti sbarre indietreggiano cigolando e le grandi porte si aprono | Alla luce del Sole Segreto un attimo, la nostra terza natura appare | C'è di più. Ma non ne parlerò. Nessuno prende quel che è gratuito | Nel cattivo vento ti perdi o segue il sereno || Questo nella mia lingua. Ed altri altro in altre. Ma | La verità solo davanti alla morte si concede.[2]
- Considero la poesia una fonte d'innocenza colma di risorse rivoluzionarie. La mia missione consiste nel dirigere queste forze contro un mondo che la mia coscienza rifiuta di accettare, esattamente in modo da rendere quel mondo, attraverso continue metamorfosi, più in armonia con i miei sogni.[3]
- Cosa avranno dunque provato gli uomini quando chiamarono per la prima volta il cielo "cielo" e il mare "mare"? Sarà sgorgato un po' di colore azzurro? Si saranno sollevate le onde irruente?[4]
- Nella speranza di ottenere una liberazione da ogni costrizione e quella giustizia che si potrebbe identificare con la luce assoluta, io sono un idolatra che, pur senza volerlo, perviene alla santità cristiana.[5]
- Per questo scrivo. Perché mi affascina obbedire a colui che non conosco, che è il me stesso intero, non quella metà che va su e giù per le strade e che all'anagrafe del comune risulta iscritto nelle liste dei maschi.[6]
- Sono di un'altra lingua purtroppo e del Sole Segreto così | Chi non conosce i fatti celesti mi ignora. Impercettibile | Come un angelo sulla tomba suono bianchi tessuti | Che sbattono al vento e poi di nuovo si ripiegano | A svelare qualcosa, forse, le mie belve incenerite finché | Rimane un uccello di mare orfano sulle onde [...][2]
Note
modifica- ↑ Parola-chiave creata da Elytīs sul calco di altre parole greche. Non riferita ad alcun significato, ha funzione di suono e parola magica. Cfr. nota a p. 49 di Poesia.
- ↑ a b Da Il Verbo Oscuro; in Poesia, p. 49.
- ↑ Citato nell'Introduzione di Nicola Crocetti a Sole il Primo.
- ↑ Citato in Ricordo di Odisseas Elitis; in Poesia, p. 48.
- ↑ Citato nell'Introduzione di Nicola Crocetti a Sole il Primo.
- ↑ Da Carte scoperte, citato in Ricordo di Odisseas Elitis; in Poesia, p. 48.
Bibliografia
modifica- Paola Maria Minucci, Ricordo di Odisseas Elitis, traduzione di Il Verbo Oscuro di Paola Maria Minucci; in Poesia, anno IX, giugno 1996, n. 96, Crocetti Editore, Milano.
- Odisseo Elitis, Sole il Primo, a cura di Nicola Crocetti, traduzione di Nicola Crocetti, Guanda, Milano, 1979, p. 7.
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