Odette Giuffrida

judoka italiana

Odette Giuffrida (1994 – vivente), judoka italiana.

Odette Giuffrida (2021)

Citazioni di Odette Giuffrida

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  Citazioni in ordine temporale.

  • Il judo sicuramente ti cresce con dei grandissimi valori. Nella prima lezione i maestri ti insegnano fisicamente a fare la caduta, ma in realtà il judo ti insegna, non solo nello sport ma anche nella vita, a cadere e rialzarsi, a conoscere i tuoi limiti, a superarli. È uno sport che ti fa crescere tanto.[1]
  • Noi atleti siamo un po' abituati ad una routine intensa tra allenamenti, viaggi e gare, perciò stare tutto questo tempo a casa senza potersi allenare e senza svegliarsi al mattino pensando di dover lottare per il tuo sogno è difficile, ma lo è per tutti.[2]
  • Voglio regalare emozioni speciali a me stessa, al mio Paese ma soprattutto alla mia famiglia. Ancora non so quale sarà la prossima gara.[3]

Intervista di Giuliana Lorenzo, ultimouomo.com, 23 maggio 2024.

  • Non bisogna essere campioni invincibili che non perdono mai: con gli anni di duro lavoro, continuando a crederci, alla fine i risultati arrivano [...]
  • Le competizioni si vincono tutti i giorni, non è solo una giornata.
  • [«Ti sei mai sentita la più forte o la meno forte?»] No, più forte no. Spesso ho cercato di lavorare con la psicologa su questo aspetto, sulla fiducia. Questa consapevolezza mi manca. Mi dovrei, forse, sentire più spesso un po' più forte di quello che credo di essere, rimango sempre con i piedi per terra. Non mi sono mai sentita nemmeno la meno forte, anche se molti limiti me li creo spesso da sola, perché sono un po' perfezionista. Voglio sempre trovare delle soluzioni a tutto, voglio migliorarmi. [...] Devo imparare a vivermi le cose che ho e a non fissarmi solo su quello che mi manca. Questo è il mio carattere e credo che in qualche modo mi abbia aiutato, voglio continuare a lavorare sempre. Molte volte mi devono fermare, mi dicono: basta, riposa, riposa la testa.
  • [«Il judo è uno sport più di raziocinio o istinto?»] Ci sono tutte e due le componenti. C'è il judoka che è più istintivo, quello che è più tattico, è individuale, però sono necessari entrambi. Nel mio caso, all'inizio era puro istinto, zero tattica, adesso cerco di agire con tutte e due che, se utilizzate insieme, rappresentano la ricetta perfetta.
  • Praticavo sport, sicuramente, per divertimento perché mi rendeva felice. Poi, è diventata una sfida continua con me stessa, contro il mondo, contro l'impossibile, contro chi diceva che non ce la facevo, un po' contro tutto.
  • [«[...] hai mai avuto problemi nella gestione del ciclo mestruale?»] I problemi li creano gli allenatori [ride, nda], vogliono farci riposare perché diventiamo super nervose. Ovviamente sto scherzando.

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