Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio
Citazioni sul secondo comandamento.
- Il Signore voleva metter bene in chiaro che, a parte la sua interna mansione di scheletro e sangue della realtà (che, del resto, era strettamente affar suo), la sua qualità manifesta e professionale di Dio era non solo da usare ma da invocare con timore di peccato, anche più che con naturale parsimonia e discrezione. Tanto poca fiducia aveva della delicatezza degli uomini. Per conto suo era sicuro di esserci, e desiderava non esser riconosciuto né chiamato. Determinava il fatto e non voleva essere invitato alla testimonianza. Creava la forma, e non voleva essere adoperato nella formula.
Come il sangue ch'è l'essenza stessa della vita, e si potrebbe quasi identificare con la vita. Ma la vita è piena di invincibili riserve e pudori e orrori del sangue. E sangue non si sparge e non si tocca senza riti, senza misteri, senza scongiuri, senza terribili infrazioni. E sangue è per tutto il corpo; ma è vitale soltanto se non ne esce. Come dio è in tutta la realtà. Ma guai se in questa realtà c'è qualche buco: allora cominciano gli zampilli, anche poco puliti, della rettorica e i versamenti della teologia. (Emilio Cecchi)
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- (EN) Wikipedia contiene una voce riguardante Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio