Nicolò Martinenghi

nuotatore italiano (1999-)

Nicolò Martinenghi (1999 – vivente), nuotatore italiano.

Nicolò Martinenghi nel 2017

Citazioni di Nicolò Martinenghi

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  • [Su Adam Peaty.] Mi sento fortunato ad aver condiviso la carriera con un atleta che ha fatto la storia degli ultimi 10 anni del nuoto, e lo ha rivoluzionato più di qualsiasi nuotatore, ho avuto la fortuna di gareggiarci contro e qualche volta mettere pure la mano davanti. Per me è sempre stato un punto di riferimento, da emulare, e col passare degli anni ci siamo conosciuti meglio. C'è questo rapporto bello che è utile anche alla nostra posizione: in acqua siamo pronti a scannarci, passami il termine, ma fuori parliamo di tutto.[1]
  • [Sei la persona più profumata di tutta l'Italnuoto?] Posso essere sincero? Sì! Per esempio mi metto il deodorante prima di fare la gara, a me dà fastidio proprio l'idea del puzzare. Capita spesso, e parlo dei ragazzi in particolare, che siamo tutti insieme lì tra gli ormoni del pre-gara, figurati, e a me dà un fastidio... Mi capitava anche a scuola, dopo l'ora di educazione fisica. Questa cosa dei profumi negli anni è diventata una passione: mi piacciono e ne ho tantissimi. A Livigno ho la mia profumeria di fiducia, torno sempre a casa con qualche profumo in più. [...] Anche se in realtà il profumo che mi caratterizza più di tutti è il cloro. D'estate, quando inizio a sudare, sudo cloro. Cerco di camuffarlo al meglio, però, perché lo odio. [...] C'è gente che dice "che buono il profumo di cloro", io non capisco come possa piacergli. Poi c'è anche un altro aspetto, che sono tutte le creme pre e post allenamento che mi devo mettere.[1]

Intervista di Fabio Gandini, varesenoi.it, 4 agosto 2022.

  • Giro il mondo e conosco tante persone, sia straniere che italiane, che vengono dal medesimo posto: tra loro, spesso, si assomigliano molto. Ai varesini e ai varesotti questo non capita: siamo tutti innamorati del nostro territorio, anche se a volte lo critichiamo, ma la pensiamo e la vediamo in maniera molto diversa l’uno dall’altro. E questo ci rende unici... Forse accade anche perché i varesini e i varesotti non sono la stessa cosa... [...] Penso che i varesotti amino Varese ma preferiscano viverci al di fuori, mentre ai varesini piace viversi la città tutto il giorno.
  • Gli italiani la conoscono, molti grazie al basket. E hanno sempre una bella reazione. A chi viene dall'estero devo sempre aggiungere che Varese si trova vicino a Milano e a Como, perché tutti hanno sentito parlare del lago di Como: sarebbe bello che un giorno succedesse anche alla nostra città...
  • [Hai citato il basket, il tuo primo sport: che tipo di giocatore eri?] Molto eclettico: dove mi mettevano, stavo. Ed ero soprattutto un giocatore che faceva gruppo: la dimensione dello "spogliatoio" mi manca tanto nel nuoto, che non la possiede.
  • [Quali sono i luoghi della città e della provincia cui è più affezionato Nicolò Martinenghi?] Il primo è il Pirola, senza alcun dubbio...
  • [Facilissimo, lì giochi davvero in casa: tua zia ne è la colonna portante.] Mi piace tutto di quel locale: il contatto umano con i clienti, che siano abituali o nuovi, ascoltare le storie del passato, respirare la tradizione... A volte vedo lì anche il mio futuro, dopo il nuoto...
  • [Questa è una notizia.] È nella storia della mia famiglia e mi piacerebbe far parte di questa tradizione, poterla tramandare. Dico di più: ho anche pensato di aggiungere il cognome Pirola a Martinenghi a un certo punto, perché mio nonno ha avuto due figlie femmine e non vorrei che questo cognome si perdesse...
  • [Ma allora di Varese non cambieresti proprio nulla?] Sì, una cosa la cambierei, e ha a che fare con il mio settore: manca il supporto logistico per gli atleti del nuoto. Per trovare una vasca di 50 metri io devo muovermi tutti i giorni o verso Legnano o verso Milano. E allora spero che una città che vive di sport come Varese si accorga presto di questa mancanza, anche se immagino non sia la prima preoccupazione...

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  1. a b Dall'intervista di Arianna Galati, Fuori dall’acqua, Nicolò Martinenghi, marieclaire.it, 21 giugno 2024.