Neuma

sistema medievale di notazione musicale

Citazioni sul neuma, segno della notazione musicale medievale.

Notazione neumatica (sec. XIV)
  • Disgraziatamente non siamo più in grado di decifrare con sicurezza assoluta il significato musicale dei neumi. L'unica cosa che si sappia con certezza è che il salire e il discendere dell'altezza dei suoni era reso direttamente visibile dai segni; ed è a questa sua prerogativa che tale scrittura musicale va debitrice di avere acquistato, in forma più perfetta, un'importanza duratura, e di essere divenuta un componente essenziale della nostra notazione attuale.
  • I neumi in generale dovevano certo indicare con esattezza gli intervalli del movimento ascendente e discendente, ma la conoscenza del loro preciso significato andò perduta assai presto. Già Hucbald (secolo X) lamenta che i neumi siano solo una guida malsicura e costituiscano piuttosto un sussidio mnemonico (rememorationis subsidium) che una vera notazione musicale; e Giovanni Cotto (vissuto dal X all'XI secolo) dice senz'altro che fra i neumi anteriori a Guido d'Arezzo la Virgula, il Podatus e la Clinis non esprimevano in modo preciso alcun intervallo ascendente o discendente. Non v'è dunque da meravigliarsi che si siano fatti alcuni tentativi per trovare un modo più preciso di notazione.
  • Il fatto che la scrittura coi neumi era chiamata «Nota Romana», cioè «notazione romana», non fornisce alcuna prova dell'origine di essa, e tutto al più dimostra che Roma fu il centro di diffusione di questa sorta di notazione nell'Occidente.

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