Milán Füst

scrittore, drammaturgo e poeta ungherese

Milán Füst (1888 – 1967), scrittore, poeta, drammaturgo, critico ed estetologo ungherese.

Milán Füst, 1930

Citazioni di Milán Füst

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  • Ecco l'autunno, presto vien buio nella stanza e fuori piove. | Il tempo invecchia e rotolano lacrime giù per la sua barba. | L'anima è sola e trema di freddo per intere notti di nebbia. | Si rasserena nelle ore desolate dell'alba | quando nuvole verdi come il mare | galoppano nel cielo. Allora, | come morta, l'anima giace, ma è felice. | Uno spirito dal cuore generoso, uno spirito estraneo | si avvicina e un grappolo d'uva verde marino | porge davanti al suo viso triste. | Porta mele verdi e fredde e anch'egli ne mangia. | Morta giace l'anima e le sue gelide lacrime | grondano. O gioia, o allegria del sonno nel tempo piovoso! (da Mese del Sagittario[1])
  1. In Mario De Micheli e Eva Rossi, Poesia ungherese del Novecento, Schwarz editore, Milano, 1960, p. 97.

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