Michail Alekseevič Kuzmin

scrittore, compositore e poeta russo

Michájl Alekséevič Kuzmín (1877 – 1935), poeta, scrittore e compositore russo.

Michájl Kuzmín

Citazioni di Michail Alekseevič Kuzmin

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  • Come canto di madre | sopra una nuova culla, | com'eco di montagna | che risponda ad un corno di pastore, | come l'urlo remoto | dell'obliato prediletto mare, | suona a me il nome tuo,| tre volte benedetto: | Alessandria! (da Canti d'Alessandria, I)
  • A primavera il pioppo cangia foglie | e ritorna Adonai | dal regno dei defunti a primavera. | Perché tu parti, amore, a primavera? | Van tutti sulla spiaggia a primavera | e a cavallo negli orti fuori cinta. | Ma io non ho nessuno | che mi culli in caicco sopra i flutti. | Tutti indossan bei panni a primavera | e a coppie van sui prati appena in fiore | a cogliere violette. | Perché soltanto io rimango a casa? (da Canti d'Alessandria, III)
  • Non rassomgilio ad un melo, | a un melo fiorito, | dite, compagne? | Non ho ricciuti i capelli | come le sue frondicelle? | Non ho svelto il busto | come il suo tronco? | Ho le mani agili come rami, | le gambe tenaci come radici. | Non sono più dolci i miei baci dei suoi frutti? (da Canti d'Alessandria, VII)
  • Dolce è morir sul campo di battaglia | al fischio delle lance e delle frecce, | quando squilla la tromba | ed il sole risplende a mezzogiorno, | dando la vita a gloria della patria | e sentendo a sé dintorno: o forte, addio! (da Canti d'Alessandria, VIII)
  • Che fare se avrà fine tutto il vino, | se sfumeranno via tutti gli aromi, | se marciranno i più preziosi panni | coi secoli e cogli anni? | Dovrei io forse amare un po' di meno | queste fragili cose | perché sono caduche? (da Canti d'Alessandria, IX)
  • Che sappiamo? che s'ha da sapere? | Di che lamentarsi? | Ballate, ballate, | stringetevi per mano! Volan volan le note del sistro sonoro | e svaniscon nei boschi d'alloro. | Noi sappiamo che tutto si muta in un giorno, | che tutto va via senza fare ritorno. | Noi sappiamo che tutto si spezza, | meno che la mutevolezza. | Noi sappiamo che il caro volto | ci fu dato per esser sepolto. | Questo sappiamo ed amiamo, | e ciò che muta tre volte baciamo! (da Canti d'Alessandria, X)

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