Mauro Scoccimarro
politico e partigiano italiano (1895-1972)
Mauro Scoccimarro (1895 – 1972), politico e antifascista italiano.

Citazioni di Mauro Scoccimarro
modificaDal discorso per la morte di Iosif Stalin, 6 marzo 1953
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- Con Stalin scompare un gigante del pensiero e dell'azione, una di quelle figure che nella storia dell'umanità hanno impresso un'orma così potente che nessuno potrà mai più cancellare. A lui come a nessun altro dirigente di partiti, di popoli, di Stati, è toccata la sorte di assolvere ad un compito e ad una funzione così decisivi per la sorte del suo popolo, e dei popoli del mondo intero. Per questo la sua vita appare un prodigio che colpisce non solo l'intelligenza, ma la stessa immaginazione dell'uomo.
- Quando si ripensa alla vita di quest'uomo si rimane sbalorditi: si ha l'impressione di trovarsi di fronte ad una delle incarnazioni più potenti dello spirito umano. Ovunque egli pone le mani, lì vi è il successo e la vittoria. Non vi sono ostacoli o difficoltà che lo possano fermare : la sua volontà riesce sempre a dominare gli eventi. È stato detto che la sua storia è « una serie di vittorie su una serie di paurose difficoltà ». È vero. Ma se Stalin è riuscito a dominare fino a questo punto la realtà, è perché la realtà egli la sapeva comprendere profondamente. La potenza del suo intelletto non era inferiore alla potenza della sua volontà. E soprattutto, in lui, pensiero ed azione si fondevano in perfetta e mirabile unità.
- Eppure quest'uomo, la cui opera ci riempie di stupore e di ammirazione; quest'uomo che era certamente consapevole del proprio valore — e forse proprio per questo — era anche un uomo di grande modestia e semplicità. Chi l'ha conosciuto da vicino sa che in lui questa semplicità era spontanea, immediata. Se è vero che lo stile è il carattere dell'uomo, nella estrema semplicità del suo stile letterario si rispecchia il tratto essenziale del suo carattere. È per questo che egli, più di qualunque altro, sapeva comprendere e farsi comprendere dagli uomini semplici: dagli operai, dai contadini, dalle donne di casa. Degli uomini semplici egli sapeva intendere ed esprimere i bisogni e le esigenze più profonde.
- In questi anni torbidi, nei momenti di più grave turbamento e inquietudine, i popoli sovietici, i lavoratori del mondo intero, tutta l'umanità progressiva volgevano lo sguardo a Stalin, come a colui che più di ogni altro dava affidamento di protezione e difesa dai tremendi pericoli di una nuova guerra. Volgevano lo sguardo a Stalin, come se nelle sue forti mani egli tenesse in pugno il destino dell'umanità. Stalin aveva fiducia nel popolo, ed il popolo aveva fiducia in lui, nella sua saggezza, nella sua prudenza, nella sua indomabile energia.
- L'opera di Stalin interessa ormai tutta l'umanità. Egli è stato l'uomo che, con la potenza del suo genio creatore, ha dato il più grande impulso ed il maggiore contributo alla liberazione degli oppressi, alla redenzione dei lavoratori, al progresso della civiltà umana. Egli ha scoperto e segnato la via per un avvenire di pace, di benessere, di felicità per tutti i popoli. È per questo che, dinanzi alle sue spoglie, oggi si inchinano, con animo commosso ed addolorato, milioni e milioni di uomini in tutti i Paesi del mondo. Nel loro animo c'è ammirazione ed affetto ed un senso di profonda riconoscenza e gratitudine per l'opera immensa da lui compiuta a beneficio dell'umanità. E c'è pure un impegno. Fino ai suoi ultimi giorni egli ha additato a tutti le vie della pace e della collaborazione fra i popoli. Per quelle vie noi andremo avanti. Il suo insegnamento non andrà perduto.
Citazioni su Mauro Scoccimarro
modifica- Gli onesti, ma spesso mal congegnati e duri procedimenti del Ministro delle finanze verso i produttori fanno qualche volta ricordare il vecchio proverbio della cucina piemontese «il coniglio ama di essere scorticato vivo». (Francesco Saverio Nitti)
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