Mary McCarthy

scrittrice statunitense

Mary Therese McCarthy (1912 – 1989), scrittrice statunitense.

  • Il lieto fine è la nostra fede nazionale.[1][2]
  • Oggi il consumatore è la vittima del produttore, che gli rovescia addosso una massa di prodotti ai quali deve trovar posto nella sua anima.[1][3]
Mary McCarthy nel 1963

Incipit di alcune opere

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Il gruppo

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Fu nel giugno 1933, una settimana dopo il conferimento delle lauree, che Ray Leiland Strong, laureata al Vassar College nel '33 – la prima del suo corso a correre intorno al tavolo al pranzo d'addio – sposò Harald Peterson, diplomato a Reed nel '27, nella cappella della chiesa episcopale di St. George, di cui era pastore Karl F. Reiland.[4]

Uccelli d'America

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Nella Riserva di Animali Selvatici, il Grande Allocco era morto.[4]

Ricordi di un'educazione cattolica

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  • Pregare Dio che mi fornisse argomenti a sostegno dell'ateismo (ma era proprio cosi?) per me tredicenne significava solamente sfidare la sua severità. Che fare?
  • Ecco, io ero un ammasso ambulante di bugie: fingevo di essere cattolica e andavo a confessarmi, mentre in realtà avevo perduto la fede; fingevo di avere i miei periodi mensili e mi tagliavo apposta con le forbici delle unghie…
  • Nonostante il mio ateismo gustavo moltissimo le funzioni religiose, il mattino e la sera, nella cappella della scuola. Mi piacevano gli inni e le litanie, mi piaceva ascoltare la nostra Preside declamare i salmi al cadere della notte.
  • A me non dispiace di essere stata cattolica, anzitutto per motivi pratici: ho acquistato una certa conoscenza della lingua latina, dei santi e delle loro vite, e non tutti hanno questa fortuna.
  • La religione cattolica è fra tutte le religioni (della maomettana non so nulla) la più pericolosa dal punto di vista morale, perché pretende di essere la sola vera e, quindi, coltiva nei suoi adepti quella coscienza di un privilegio: l'idea, cioè, che non tutti hanno la fortuna di essere cattolici.
  • Chi è nato e cresciuto cattolico ha assorbito, prima dei dodici anni, una buona parte della storia universale e di quella delle idee. Ed è proprio come imparare una lingua straniera in tenera età: l'effetto è indelebile.
  • Come cattolica che ha abbandonato la sua religione, io, dopo tutto, non mi lascio turbare dalla possibilità che Dio esista. Se esiste (il che sembra più che dubbio), nel mondo futuro io mi troverò nei guai; ma non per questo intendo venire a patti con la mia coscienza e credere in Dio allo scopo di salvarmi l'anima.
  • Non mi importa se perdo la mia anima per l'eternità. Se esiste una specie di Dio tale da condannarmi perché non ho stretto un patto con Lui, pazienza! Non ci tengo affatto a passare l'eternità in compagnia di una persona del genere.
  1. a b Da Al contrario.
  2. Citato in Elena Spagnol, Enciclopedia delle citazioni, p. 23.
  3. Citato in Elena Spagnol, Enciclopedia delle citazioni, p. 199.
  4. a b Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937

Bibliografia

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  • Mary McCarthy, Ricordi di un'educazione cattolica, traduzione di Augusta Mattioli, Il Saggiatore, Milano 1972.
  • Elena Spagnol, Enciclopedia delle citazioni, Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894

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