Marion Nestle (1936 – vivente), nutrizionista e accademica statunitense.

  • I classici quattro gruppi alimentari[1] sono basati sulle lobby agricole americane. Perché abbiamo un gruppo riservato al latte? Perché abbiamo un Consiglio nazionale lattiero-caseario. Perché abbiamo un gruppo riservato alla carne? Perché abbiamo un'estremamente potente lobby della carne.[2]
  • Il mio compito era gestire la redazione editoriale del primo – e finora unico – Surgeon General's Report on Nutrition and Health... Nel mio primo giorno di lavoro mi furono impartite le regole: a prescindere da quel che avesse indicato la ricerca, il rapporto non poteva raccomandare di "mangiare meno carne" quale modo per ridurre l'assunzione di grassi saturi, né poteva proporre restrizioni sul consumo di qualsiasi altra categoria di cibo. Nel clima dell'amministrazione Reagan, favorevole all'industria, i produttori di cibi che avrebbero potuto essere danneggiati da raccomandazioni del genere si sarebbero lamentati con i loro beneficiati al Congresso e il rapporto non sarebbe mai stato pubblicato.[3]
  • Senza alcun dubbio le diete a base vegetariana sono tra le più salutari. Le prove sono così palesi e schiaccianti e riguardano un arco di tempo così lungo che la cosa non è più discutibile. [...] Il motivo principale per cui seguo una dieta ricca di cibi vegetali è il sapore. Mi sento privata del gusto se a ogni mio pasto non ci sono molte verdure.[4]
Marion Nestle
  1. Cfr. Four Food Groups sulla Wikipedia in lingua inglese.
  2. The standard four food groups are based on American agricultural lobbies. Why do we have a milk group? Because we have a National Dairy Council. Why do we have a meat group? Because we have an extremely powerful [meat lobby]. (riportato in Laura Shapiro, Feeding Frenzy, Newsweek, 27 maggio 1991)
  3. Da Food Politics, University of California Press, Berkeley, 2002, p. 3; citato in Will Tuttle, Cibo per la pace, traduzione di Marta Mariotto, Edizioni Sonda, Casale Monferrato, 2014, p. 200. ISBN 978-88-7106-742-1
  4. Da un articolo sulla rivista Nutrition Action Healthletter, ottobre 1996; citato in Jeffrey Moussaieff Masson, Chi c'è nel tuo piatto?, traduzione di Nello Giugliano, Cairo editore, Milano, 2009, p. 182. ISBN 978-88-6052-218-4

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