Mario Andreose

giornalista e editore italiano

Mario Andreose (1934 – vivente), giornalista, editore e traduttore italiano.

Citazioni di Mario Andreose modifica

  • [Su Eliot e Joyce] Eliot, con la sua figura slanciata, sottolineata da un impeccabile abito di sartoria londinese, il tratto compito di bostoniano d'elezione, James Joyce, piuttosto scalcagnato, con ai piedi un paio di fruste scarpe da tennis e un cappellino sulle ventitré.[1]

Citazioni su Mario Andreose modifica

  • Mario Andreose, da decenni un protagonista e un testimone d'eccezione nel panorama editoriale italiano, ci trasmette con questa preziosa galleria di ricordi e di ritratti, la divorante Voglia di libri, così recita il libro appena edito da La nave di Teseo, che lo ha appassionato da una vita. Spiccano in queste pagine il gusto del dettaglio, la precisione dei particolari nella ricostruzione dei caratteri di scrittori ed editori, la voglia di raccontare la trama dei rapporti culturali e personali che rendono viva la storia dei libri, dei lettori, di chi con i libri è cresciuto e si è formato. (Pierluigi Battista)
  • Pieno di ammirazione da parte di Andreose è il ritratto di Claude Lévi Strauss con quell'esordio fulminante, e solo apparentemente paradossale, di un libro come Tristi tropici che ha fatto epoca, inaugurando un nuovo filone di studi e un passaggio fondamentale nella storia della sensibilità occidentale: «Odio i viaggi e gli esploratori». Un libro dalla scrittura così «fluida, elegante, non priva a tratti di un mood proustiano» da aver spinto la giuria del premio Goncourt a «emettere un comunicato di rammarico» per «non poter assegnare il riconoscimento in quanto non romanzo» a un libro di grande qualità letteraria, dove spicca il «gusto di raccontare e l'acume nel cogliere i modelli culturali». (Pierluigi Battista)

Note modifica

  1. Citato in Pierluigi Battista, Attenti a Bellow e Steinbeck campioni di «scorrettezza», Corriere della Sera, Milano, 13 novembre 2020.

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