Marco Borriello
dirigente sportivo e calciatore italiano (1982-)
Marco Borriello (1982 – vivente), calciatore italiano.
Citazioni di Marco Borriello
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Per me, Saviano è uno che ha lucrato sulla mia città. Non c'era bisogno che scrivesse un libro per sapere cos'è la camorra. Lui però ha detto solo cose brutte e si è dimenticato di tutto il resto.[1]
- Al Milan queste cose non mi sono mai capitate, certi rigori me li avrebbero senz'altro fischiati. Adesso ho capito la differenza che c'è tra stare al Milan e alla Roma ma siamo una grande squadra e sapremo ripartire.[2]
- [Mio padre] aveva prestato dei soldi a Pasquale Centore, ex sindaco di un paese del Casertano. Quest'uomo, legato al clan dei Casalesi, non glieli voleva restituire e in un raptus lo ha ammazzato.[3]
- [Sulle accuse rivolte a Saviano dopo la pubblicazione di Gomorra] Ho sbagliato, non lo rifarei. Solo dopo ho saputo quello che ha scritto e come è costretto a vivere. La sua è una goccia nel mare, ma ha avuto coraggio.[3]
- Alla Juve è come andare in fabbrica, ognuno rispetta il suo ruolo e il clima è rigido. Alla fine però nel calcio conta vincere e lì lo fanno. In altre piazze ho riscontrato più passione.[4]
Note
modifica- ↑ Citato in Borriello contro Saviano. E sui calciatori gay..., Gazzetta.it, 2 giugno 2010.
- ↑ Citato in Arbitri, stop a Russo. La Sensi: dirigono anche i ciechi, Sky Sport 23 settembre 2010.
- ↑ a b Citato in Roma. Borriello: "Io, Belen, Saviano, i gay nel calcio, mio padre ucciso", Gazzetta.it, 9 novembre 2013
- ↑ Da un'intervista rilasciata a Radio Marte; citato in Borriello: "Alla Juventus come in fabbrica. Avrei voluto finire al Napoli", FoxSports.it, 12 ottobre 2018.
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