Marco Bertolini

generale italiano

Marco Bertolini (1953 – vivente), ex militare italiano in ausiliaria, già comandante del Comando operativo di vertice interforze e della Brigata Folgore, Presidente dell'Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia dall'aprile 2017 e candidato con Fratelli d'Italia nel 2019.

Marco Bertolini

Citazioni di Marco Bertolini

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  • I toni adottati in Italia sono un po' sorprendenti per la Russia, e a dire la verità anche per me. Capisco che l’Italia debba fare quello che la Nato, la Ue comandano, perché abbiamo una autonomia limitata, ma forse lo fa con troppo entusiasmo e questo sorprende il Cremlino, specialmente alla luce dei rapporti in passato molto buoni. Penso a Putin e a Berlusconi, che si frequentavano in vacanza, penso ai rapporti di amicizia, commerciali, quando ci fu il lockdown i primi a contribuire operando efficacemente per bonificare le Rsa furono i russi. Ritengo ci sia stato forse un eccesso di entusiasmo nell’abbracciare delle posizioni belligeranti da parte del nostro Paese - continua - che vanno, tra l’altro, anche contro i nostri interessi. Non parlo solo del gas ma anche del commercio, del turismo: abbiamo chiuso questi rubinetti e non so quanto ci faccia bene. Noi sicuramente dobbiamo supportare l’Ucraina, però dobbiamo sempre ricordarci il rapporto importante che abbiamo avuto con la Russia. Questa dovrebbe essere la nostra arma, la pregressa amicizia, l’affinità culturale che potrebbe cercare di portarli a un tavolo di negoziato. Abbiamo al contrario rinunciato a questa nostra tradizionale vocazione per usare toni bellicistici, toni, appunto, perché poi gli aiuti militari forniti sono stati decisamente relativi considerate le condizioni precarie delle nostre forze armate dal punto di vista dei materiali.[1]

Intervista de Il messaggero sulla ribellione del Gruppo Wagner, ilmessaggero.it, 24 giugno 2023.

  • La Wagner da sola non può affrontare una guerra civile a meno che non ci sia l'adesione di altre forze armate.
  • Prigozhin da tempo prende posizioni molto dure, per alcuni avevano uno scopo tattico nascosto, in poche parole erano solo una sceneggiata. Le ultime dichiarazioni le fece proprio prima di completare l'occupazione di Bakhmut: sembrava una manovra a uso dei media ma non era così e, con quanto è stato fatto a Rostov, si chiarisce che c'è qualcosa di sostanziale.
  • Certamente è strano che una milizia, che è stata protagonista delle azioni più importanti in Ucraina e non solo, cambi all'improvviso posizione. Ciò pone molti interrogativi: bisogna vedere come reagirà la Russia e se ha gli anticorpi rispetto a questa azione che arriva in un momento molto delicato, in cui le operazioni in Ucraina stavano premiando lo sforzo russo.

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