Leïla Slimani

scrittrice e giornalista marocchina francese

Leïla Slimani (1981 – vivente), giornalista e scrittrice franco-marocchina.

Leïla Slimani nel 2015

Citazioni di Leïla Slimani

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  Citazioni in ordine temporale.

  • Quando difendo i diritti umani e la parità tra uomo e donna mi sento in trappola. I conservatori in Marocco mi accusano di dare una cattiva immagine del Paese all'estero e di usare dei valori stranieri, occidentali. E in Francia mi capita di essere accusata di razzismo, di islamofobia, perché rinnegherei la mia cultura. Ma i valori dei Lumi sono universali. Siamo noi a plasmare la nostra cultura, non il contrario.[1]
  • Quando ho presentato il mio primo romanzo Nel giardino dell'orco in Marocco tante donne venivano a parlarmi. Non ne potevano più di tacere. Vivono in una società che si sta modernizzando a una velocità straordinaria, ma ci sono ancora grandi resistenze.[1]
  • Rivendico la libertà di non ricevere commenti sul mio atteggiamento, i miei vestiti, il mio modo di camminare, la forma delle mie natiche, la dimensione del mio seno. Rivendico il mio diritto alla tranquillità, alla solitudine, il diritto di farmi avanti senza avere paura. Non voglio avere soltanto una libertà interiore. Voglio la libertà di vivere fuori, all'aria aperta, in un mondo che è anche un po' mio.[2]
  • Spero che un giorno mia figlia camminerà per strada di notte, in minigonna e in décolleté, che farà il giro del mondo da sola, che prenderà la metro a mezzanotte senza avere paura, senza nemmeno pensare di poterla avere. Il mondo in cui vivrà allora non sarà un mondo puritano. Sarà, ne sono sicura, un mondo più giusto, dove lo spazio dell'amore, del godimento, dei giochi della seduzione potrà solo essere più bello e più ampio.[2] 
  1. a b Dall'intervista di Stefano Montefiori, Leila Slimani: «Il mio Marocco e il sesso rubato nelle auto, nei cantieri», Corriere.it, 4 settembre 2017.
  2. a b Da un articolo pubblicato su Libération; traduzione di Fabio Galimberti in Il diritto a non essere importunata, Rep.repubblica.it, 12 gennaio 2018.

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