Lago di Resia

lago in provincia di Bolzano

Citazioni sul lago di Resia.

  • Si accende un gran fuoco. Al luogo di vino si beve rum e Kirsch. Si balla. Giunti ad uno stato intenso, si discute. Poi si esce. Ciò significa: passaggio ai 22 gradi sotto zero. L'idea è stata: andiamo sul lago. È notte alta. Immaginate una lastra immensa di cristallo nero, della levigatezza esatta di uno specchio che dura chilometri: il lago gelato. I monti nevosi dei due fianchi della valle e il cielo inverosimilmente costellato si riflettono in questa lastra con una nitidezza magnetica, per cui vi trovate fra un doppio miraggio, fra una doppia trasparenza. Pensate che cosa sia andar avanti senza pattini verso il centro, fra il vento del Nord, nell'equilibrio fisico e spirituale di una lucida ebbrezza in cui alcool, natura ed esaltazione interiore concorrono – concepire questo forse è possibile. Non è però possibile concepire, per chi non l'ha provato, che cosa è in queste condizioni l'esperienza della frattura dei ghiacci subacquei.
    La notte, per l'ulteriore dislivello di temperatura, accade che gli strati profondi del ghiaccio in contatto con le acque del lago si spezzano. Si produce allora uno scroscio ed un boato che si ripercuote paurosamente attraverso l'intera distesa gelata del lago e passa infine agli stessi echi della valle. Pericolo, nessuno. Tali fratture non raggiungono la superficie. Ma sentire ad un tratto sotto di sé lo scroscio che diviene un boato immenso che tutta la montagna ripete, è quasi sentir la voce stessa della terra, è aspettarsi un abisso che si spalanca – è insomma qualcosa che sommuove il sangue fino all'intimo, come solo il terremoto lo può: è il risveglio di una sensazione primordiale, meravigliosa e paurosa, dormente in chi sa quali arcaici strati della nostra entità più profonda. (Julius Evola)

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