La città degli angeli

film del 1998 diretto da Brad Silberling

La città degli angeli

Immagine Malibu Beach Panorama.jpg.
Titolo originale

City of Angels

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America, Germania
Anno 1998
Genere drammatico, fantastico
Regia Brad Silberling
Soggetto Wim Wenders, Peter Handke e Richard Reitinger (Il cielo sopra Berlino)
Sceneggiatura Dana Stevens
Produttore Charles Roven, Dawn Steel
Interpreti e personaggi
Note

La città degli angeli, film statunitense del 1998 con Nicolas Cage e Meg Ryan, regia di Brad Silberling.

  • A che servono le ali se non puoi nemmeno sentire il vento sulla faccia? (Susan)
  • Non capisco questo Dio che ci fa incontrare ma non ci dà la possibilità di stare insieme. (Maggie)
  • Avrei preferito avere un solo respiro dei suoi capelli, un solo bacio dalla sua bocca, un solo tocco della sua mano, che stare un'eternità senza. Uno solo. (Seth)

Dialoghi

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  • Maggie: Sarei dovuta diventare una pediatra.
    Anne: Ah no. Tutti gli uomini che si incontrano o sono sposati o sono ginecologi: mai uscire con un uomo che sa più cose di te sulla tua vagina.
  • Seth: Perché le persone piangono?
    Maggie: In che senso.
    Seth: Cosa accade fisicamente?
    Maggie: I dotti lacrimali di base hanno la funzione di lubrificare e proteggere l'occhio. Quando si ha un'emozione hanno una reazione esagerata e formano le lacrime.
    Seth: Forse l'emozione è talmente intensa che il corpo non riesce a contenerla. La mente e i sentimenti diventano troppo forti e il tuo corpo soffre.
  • Seth: Che sapore ha? Descrivila, come Hemingway.
    Maggie: Beh, ha il sapore di una pera. Non sai che sapore ha una pera?
    Seth: Non so che sapore ha una pera per te.
    Maggie: ... dolce, succosa, morbida sulla lingua, granulosa come... sabbia zuccherina che si scioglie in bocca.
  • Nathaniel: Seth non conosce la paura. Né il dolore. Né la fame. Sente la musica all’alba. Ma rinuncerebbe a tutto. La ama fino a questo punto.
    Maggie: Be'… non capisco.
    Nathaniel: Può cadere. Può rinunciare alla sua esistenza come la conosce lui. Può rinunciare all’eternità, e diventare uno di noi. Dipende da lei.
    Maggie: E lei come fa a saperlo?
    Nathaniel: Perché l’ho fatto.

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