La Corrida - Dilettanti allo sbaraglio

programma televisivo e radiofonico italiano
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La Corrida - Dilettanti allo sbaraglio, programma televisivo italiano ideato da Corrado e Riccardo Mantoni.

Citazioni su La Corrida - Dilettanti allo sbaraglio

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  • E se c'è stato uno scemo del paese, oh!, m'ha insegnato, non sapete quanto, a sorridere e a non aver pretese. (20 dicembre 1997)[1][2]
  • I provini si svolgevano in varie città d'Italia e ce ne occupavamo noi autori. Andavo quasi sempre con il maestro Pregadio. Registravamo le performance e le mostravamo a Marina Donato. Incontravamo personaggi divertenti, per loro non era importante il posizionamento in classifica, ma farsi vedere in tv, con luci e orchestra alle spalle. Diventavano le star del loro paese. [«Corrado li vedeva per la prima volta in diretta?»] No, li vedeva il giorno prima. Però si trovava davanti tantissime esibizioni, la scrematura la facevamo noi successivamente. La prova musicale invece avveniva il pomeriggio stesso, i concorrenti accennavano una piccolissima parte del brano. [...] Era gente normale, senza la pretesa di diventare famosa a tutti i costi. Erano contenti così, pubblicizzavano il loro negozio in diretta, salutavano gli amici. E venivano accolti sempre con un grande applauso. Durante l'esibizione il pubblico fischiava e batteva i coperchi delle pentole, ma l'uscita avveniva sempre tra gli applausi. (Stefano Jurgens)
  1. Commiato di Corrado nell'ultima puntata della decima edizione, scritto da Salvatore De Pasquale (Depsa), autore del programma, in risposta «a un giornalista famoso che pochi giorni prima aveva scritto che a "La corrida" partecipavano solo "gli scemi del paese".».
  2. Citato in Salvatore De Pasquale, Ed ecco a voi... la TV!, Mimesis, 2020.

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