Felix Alfred Plattner

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Felix Alfred Plattner (1906 – 1974), scrittore tedesco.

L'antica via della seta

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VIAGGI DI ALTRI TEMPI
1. LA CHIAVE DELL'ORIENTE
Dopo la scoperta di una via marittima verso l'India passando pel Capo di Buona Speranza, Lisbona, il porto più occidentale di tutta l'Europa, era divenuta la sola porta di accesso dell'Estremo Oriente. Il re del Portogallo, consacrato dalla Chiesa Gran Maestro dell'Ordine di Cristo, deteneva le chiavi di tutte le imprese spirituali e temporali dell'Asia. Le sue prerogative si esercitavano dalle Azzorre, da dove gli antichi cosmografi cominciavano a contare i gradi di longitudine del cono terrestre, fino al Giappone, il paese del Sol Levante.
Nessuna altra nave, all'infuori delle caravelle e delle caracche della flotta regale dell'India, poteva solcare le acque dei vasti mari d'Africa e d'Asia. Nessun missionario poteva imbarcarsi sopra una di tali navi o recarsi in qualche modo in Asia senza l'autorizzazione del re del Portogallo. In tal modo la corona intendeva proteggere il suo redditizio commercio contro le mene dei numerosi contrabbandieri.
Tuttavia, siccome era capitato diverse volte che dei religiosi fossero stati sorpresi a infrangere la proibizione del re, i Papi minacciarono pene severe ai missionari che arrivassero nelle colonie portoghesi per altra via che non fosse quella del porto di Lisbona.

Citazioni

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  • 5. GOA, LA ROMA DELL'ORIENTE
    Allorché a Goa era annunziato l'arrivo di una nave reale, la città prendeva un aspetto festoso. Sulla riva si accalcava una folla variopinta, alla quale si univano, accompagnati dai loro professori, alunni del collegio dei Gesuiti. I missionari, che le scialuppe portavano a terra, mostravano segni spaventosi di magrezza e di esaurimento. «A grande stento potavano reggersi sulle mani e sulle gambe». I passeggeri sani si univano al corteo che si formava rapidamente sul marciapiedi, mentre a decine, e talora a centinaia. i malati erano condotti su portantine all'ospedale reale. (p. 46-47)
  • 10. «GRANDEZZA» E «DECADENZA» DEI BARBARI DEL SUD
    Esiste un singolare contrasto tra la fortezza di Abissinia, la quale, pur essendo cristiana, si apre lentamente alla penetrazione del Cattolicesimo, e il Giappone pagano, dove i missionari segnalano successi rapidi e meravigliosi. I Giapponesi, con un certo sussiego, chiamavano questi missionari portoghesi «i barbari del sud», per la lor lingua, per l'abbigliamento e i costumi, la cui stravaganza si prestava ai motteggi. Ma le parole degli stranieri s'insinuavano nelle anime e «le incitavano a chiedere il battesimo». (p. 81)

Bibliografia

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  • Felix Alfred Plattner, L'antica via della seta (Pfeffer und Seelen), traduzione di Madre Giuseppa Zelano, Editrice Missionaria Italiana, 1958.