Keoma
film del 1976 diretto da Enzo G. Castellari
Keoma
Franco Nero, Keoma
Titolo originale |
Keoma |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 1976 |
Genere | western |
Regia | Enzo G. Castellari |
Soggetto | Luigi Montefiori |
Sceneggiatura | Luigi Montefiori, Enzo G. Castellari, Mino Roli, Nico Ducci |
Produttore | Manolo Bolognini |
Interpreti e personaggi | |
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Note | |
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Keoma, film italiano del 1976 con Franco Nero, regia di Enzo G. Castellari.
Dialoghi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- La Morte: Keoma! Perché sei tornato? Perché sei tornato? Perché sei tornato?
Keoma: Perché al mondo contano solo poche cose: la propria terra e la gente che ami.
La Morte: Allora ascoltami: questa non è mai stata la tua gente, non ti ha mai amato, anche se tu, Keoma, hai combattuto per loro e hai vinto per loro. Non andare!
Keoma: Tu che arrivi sempre quando finisce la vita, perché sei venuta da me?
La Morte: Non aver paura. Non per fermarti.
[Flashback su un massacro ad un accampamento indiano, con la voce di un bambino che grida ripetutamente «mamma!»]
La Morte: Avrei già potuto farlo una volta – eri bambino. E invece sei sopravvissuto a un inutile massacro, perché l'ho voluto io, ti ho salvato da me stessa, mi sono allontanata da te – l'hai dimenticato. Allora hai proprio deciso?
Keoma: Anche gli affetti e i ricordi sembrano debiti da pagare, quando sei stato via tanto tempo.
La Morte: Non sei stanco di uccidere?
Keoma: Il mondo è marcio!
La Morte: Keoma! Keoma! Keoma!
- George: Una volta avevo qualcosa in cui sperare: la mia libertà.
Keoma: Ma la guerra è finita: ora ce l'hai, la tua libertà.
George: È una libertà che non serve. Per questo bevo.
- Keoma: Pa', perché abbiamo combattuto?
William: Cosa?
Keoma: La guerra... a che serve la guerra?
William: A che serve? Non lo so neanch'io. Io penso che dopo aver massacrato gli indiani dovevamo dimostrare di essere generosi. E abbiamo dato ai negri la libertà. Ora che ci sentiamo giusti possiamo ricominciare a uccidere. [Sospiro] Sei mai stato innamorato?
Keoma: Non come te.
William: Tua madre... è da quando non c'è più che sto cercando qualcosa... E tu che stai cercando, ragazzo mio?
Keoma: Me stesso, credo. Voglio capire chi sono, dare un significato a tutto quello che faccio. Se vivo ci sarà pure una ragione, ma... ho paura che non mi basterà più, quando la scoprirò. E intanto me ne vado in giro a cercare, e anche quando la terra dorme io continuo a chiedermi perché vivo.
William: È successo anche a me quando tua madre fu uccisa, e quando sei andato via. Io vorrei fare qualcosa, Keoma, ma... è strano, per tutta la vita ho sfidato la morte, mi stava davanti e non avevo paura. Ora sono vecchio, sono quasi alla fine, ho voglia di vivere e ho paura.
- George: Non ce la farai da solo!
Keoma: Devo farcela, da solo. Perché sono solo.
- Dottore: E io che faccio, combatto da solo? E poi c'è mia moglie, devo pensare a lei, è l'unica cosa che mi è rimasta. No, no, mi dispiace, non voglio proprio saperne!
Keoma: Rinunciare è come morire, anche se lentamente. Ma se la pensi davvero così, è meglio che muori subito!
- La Morte [tenendo in braccio il bambino appena nato]: Non lasciarlo, Keoma! Non lasciarlo! Morirà! Ha bisogno di te!
Keoma [andando via a cavallo]: Ti sbagli, non ha bisogno di me! È un uomo libero, e chi è libero non ha bisogno di niente!