Kenizé Mourad
Kenizé Mourad, nata Kenizé de Kotwara (1940 — vivente), giornalista e scrittrice francese di origine turco-indiana.
«Ha addirittura insultato il re!».
Malika Kishwar cammina rabbiosamente avanti e indietro per la sua stanza, seguita dalle dame di compagnia, confuse e disorientate. Lei, di solito così padrona di sé, riesce a malapena a parlare, soffocata com'è dall'indignazione. Quanto li odia, questi angrez[1], che anche lì si comportano da padroni umiliando, giorno dopo giorno, il suo rispettatissimo sovrano, il suo figlio tanto amato. Lei, la donna più importante del regno di Awadh, proibirà a quegli zotici... Proibire? A loro? Stizzita getta a terra il dupatta[2], svelando le forme imponenti, e una giovane ancella si affretta a raccoglierlo. Che cosa può fare? Ha già tentato molte volte di convincere il re a opporsi alle crescenti richieste dei suoi «amici e protettori», ma Wajid Ali Shah, pur così mite, ha finito per irritarsi: «Vi prego di non tornare più sull'argomento, onorevole madre, la Compagnia cerca un pretesto qualsiasi per impadronirsi dello Stato; non dobbiamo fornirgliene: al contrario, dobbiamo comportarci da alleati leali».
Note
modificaBibliografia
modifica- Kenizé Mourad, La principessa ribelle, traduzione di Alessandra Maestrini, Newton Compton, 2011. ISBN 9788854127272
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