Juventus Football Club 2010-2011

Citazioni sulla stagione 2010-2011 della Juventus Football Club.

Da sinistra: il difensore Chiellini, il portiere Manninger e il capitano Del Piero nei convenevoli pregara di Lech Poznań – Juventus, 1º dicembre 2010.

Citazioni

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  • A dicembre nell'annata con Delneri in panchina, prima della partita con il Chievo a fine anno, eravamo primi in classifica: poi abbiamo avuto un crollo prima di tutto fisico, oltre al fatto che quel gruppo mancava d’esperienza... Eravamo ragazzi che non erano abituati a vincere come richiesto dalla Juve e non è stato neanche facile per il mister. Non eravamo proprio pronti. (Simone Pepe)
  • Le colpe sono prima di tutto dei giocatori. I nuovi non hanno capito che cosa significhi indossare la maglia della Juve, mentre i vecchi questa consapevolezza l'hanno smarrita e non sono riusciti a trasmettere lo spirito vincente al resto della squadra. (Pavel Nedvěd)

  Citazioni in ordine temporale.

  • Di campioni in campo nemmeno l'ombra. Il ginocchio di Quagliarella ha sbattuto contro la mala sorte; Krasic non ce la fa più neppure ad andare a rispondere al telefono; Aquilani è fuori condizione. Per il resto infortuni a catena e mediocrità disarmante in campo. Non si può pensar di vincere nulla con Grygera, con l'invecchiato Grosso, con il pur volenteroso Pepe, con il fantasma di un giocatore chiamato Martinez, con la contraffazione del Sissoko della prima stagione juventina.
  • Che brutto vedere una partita di calcio e non provare la benché minima emozione. Vedere in campo le maglie bianconere e non provare emozioni. Mi era mai successo?
  • Oggi per un arbitro fa chic sbagliare contro la Juve, così come nel giornalismo politico fa chic dire che Bettino Craxi era un malfattore.
  • Gli anni passano, le generazioni pure. È finito l'Impero Romano, la Repubblica marinara di Venezia, il tempo in cui il drappo orgoglioso della Spagna sventolava su territori sui quali non tramontava mai il sole. Credo sia purtroppo finito il tempo di un'insegna calcistica voluta da un gruppo di liceali nella magnifica Torino di fine Ottocento. Una squadra e un mito durati un secolo e più. [...] That's the end, my beautiful friend. È purtroppo finita.

Voci correlate

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