John T. Lescroart (1948 – vivente), scrittore statunitense.

Incipit de Il tredicesimo giurato

modifica

Jennifer Witt controllò di nuovo la tavola. Sembrava perfetta, ma era difficile essere sicuri quando non si sapeva mai che cos'era la perfezione. C'erano due candele rosse nuove nei candeleieri d'argento... A Larry non piacevano le candele semiconsumate.
Aveva pensato di mettere una candela rossa e una verde perché si avvicinava il Natale. Ma a Larry i colori contrastanti non piacevano. Il soggiorno era tutto color champagne, e non era facile tenerlo pulito, soprattutto con un bambino di sette anni; comunque non avrebbe cambiato l'arredamento. Ricordava quel che era successo quando aveva comprato una stampa di Van Gogh e i colori avevano infastidito Larry
. [...]
1
Per quarantatré giorni consecutivi Dismas Hardy aveva indossato l'abito formale e la cravatta ed era andato in centro, nell'ufficio che aveva preso in affitto. L'ufficio rappresentava una fase intermedia, un impegno. Non se la sentiva di andare a lavorare presso un grande studio legale: prima voleva vedere se poteva lavorare da solo e guadagnare decentemente.
Ma cominciava a dubitarne.

Bibliografia

modifica
  • John T. Lescroart, Il tredicesimo giurato (The 13° Juror), traduzione di Roberta Rambelli, RCS 1996.

Altri progetti

modifica