John Romita Sr.
fumettista statunitense (1930-2023)
John Romita Sr. (1930 – vivente), fumettista statunitense.
Citazioni di John Romita Sr.
modifica- Beh, per quanto riguarda i fumetti, all’inizio mi ispirai a Milton Caniff. Mi piacevano molto le sue caratterizzazioni, che più tardi scoprii essere però opera di Noel Sickles. Caniff era un ottimo artista, una persona a modo, ma lo stile era indubbiamente di Noel Sickles. [..] Anche Alex Raymond mi ha ispirato per il suo stile brillante, e infine Jack Kirby. Ho sempre ammirato il dinamismo dei suoi disegni. Tra gli illustratori mi ispirarono Robert Fawcett e Al Parker. Parker era un ragazzo ed era già un big. Molto brillante. Inarrivabile.[1]
- Mi imbattei in un ragazzo con cui andavo a scuola che mi chiese di disegnare per lui (tipo ghostwriter) una storia a fumetti di dieci pagine. L’avevo incontrato in treno, per caso. In quel periodo tiravo su trenta dollari alla settimana lavorando per un’azienda chiamata Forbes Litograph e lui me ne offrì venti per ogni pagina disegnata. Ho pensato "ma è ridicolo! Con due pagine potrei fare più soldi che in una settimana di lavoro!" Accettai, e continuai anche dopo. Venne fuori che il mio amico lavorava per Stan Lee. Ho lavorato sei mesi per Stan, prima che lui lo venisse a sapere.[1]
- Non c’è giustizia a questo mondo! Qualcuno casca dal letto e da quel momento è un brillante artista, mentre altri devono lavorare duro tutta la vita. Non è mai stato facile per me. Ho sempre lavorato. Ho anche dovuto soffrire. Riesco a disegnare velocemente, ma soffro quando non riesco a disegnare la storia bene come vorrei io. Oggi i giovani ci stanno più attenti.[1]
Note
modifica- ↑ a b c Citato in Andrea Queirolo, Intervista a John Romita, traduzione di Graziano Pedrocchi, wordpress.com, 29 marzo 2012.
Voci correlate
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