Joe Petrosino
poliziotto italo-statunitense (1860-1909)
Giuseppe Petrosino, detto Joe (1860 – 1909), poliziotto italiano naturalizzato statunitense.
Citazioni di Joe Petrosino
modifica- [Stralcio della lettera inviata alla moglie] Ho visto la cattedrale di San Pietro, la Cappella Sistina, le Gallerie di Michelangelo, che sono le meraviglie del mondo. Davanti alla cattedrale sono rimasto incantato. Essa è al di là dell'umana immaginazione. Che grandioso e immenso luogo! La cattedrale potrebbe ospitare facilmente centocinquantamila persone: ma come posso dartene un'idea? Malgrado tutto sono triste e devo dire che, quanto a comfort, preferisco la mia cara New York. Mi sembra comunque che mille anni mi separino dal mio ritorno.[1]
- Nei quartieri italiani di New York abbiamo bisogno di un missionario più che di un poliziotto.[1]
Citazioni su Joe Petrosino
modifica- Era un uomo alto, vigoroso, corpulento. Il suo viso, come scrisse Luigi Barzini Senior, aveva tratti grossolani. Non riusciva simpatico a prima vista, ma vi era in quella fisionomia da macellaio un'impronta di volontà ostinata, qualcosa che faceva pensare a un mastino. Aveva delle cicatrici un po' per tutto il suo corpo. Nelle spedizioni dirette a sorprendere i malviventi nei loro ritrovi, egli era sempre alla testa. Il primo dell'attacco. Ogni giorno rischiava così la sua vita. (Joe Petrosino )
Note
modifica- ↑ a b Citato in Stephan Talty, La mano nera: La vera storia di Joe Petrosino, traduttore Simona Brogli, DeA Planeta, 2017. ISBN 8851152314
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