Jerry Saltz (1951 – vivente), critico d'arte statunitense.

Jerry Saltz

Citazioni di Jerry Saltz modifica

  • Lo stile dell'antica arte egizia è trascendentalmente chiaro... La sua uniformità e codificazione è uno dei viaggi più epici di tutta l'arte.[1]
  • Sherman delizia nella mortificazione dell'essere, divertendosi come un epicureo a cena; io la vedo come una creatura di De Sade e Rabelais, Daumier e Hogarth. Il suo istinto di sopravvivenza e la sua sfrenata inventiva la rendono una moderna Shehrazade. L'arte della Sherman salva la sua stessa vita da un mondo dell'arte prevalentemente maschile, lavorando a partire da un istinto profondo, un'immaginazione feroce, l'affermazione, l'auto-difesa, tutto modellando un'elaborata tappezzeria di magnifiche visiere, pagliacci indemoniati, beau brummels e valchirie; party girls esauste, cortigiane in crinoline, dandy, damerini, gallinelle hippy con frangetta alla hiawatha, casalinghe hollywoodiane e altre donne che lottano per conquistare il loro posto nel mondo. Sherman è un'artista guerriera – una che ha vinto le sue battaglie in maniera così decisa che non riesco a immaginare nessun altro che intraprenda un'esistenza di autoritratti senza trovarsi faccia a faccia con lei.[2]

Note modifica

  1. Rivista New York, 2012; citato in AA.VV., Il libro dell'arte, traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 28. ISBN 9788858018330
  2. Da Cindy Sherman, traduzione di Daniela Ambrosio, flash---art.it, 27 Luglio 2015.

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