Jean-Baptiste Guillaume Joseph, conte di Villèle
politico francese
Jean-Baptiste Guillaume Joseph, conte di Villèle (1773 – 1854), politico francese.
Citazioni su Jean-Baptiste Guillaume Joseph, conte di Villèle
modifica- Se la natura gli aveva negato i doni, più brillanti che solidi, dell'immaginazione e dell'eloquenza, aveagli dato però in sommo grado quel senso diritto, quel colpo d'occhio pronto dell'uomo di Stato che vede presto e bene, che separa ciò che vi ha di falso nel vero e di vero nel falso, che prepara la sua replica con vivacità nel tempo stesso che riceve l'attacco senza emozione, che non avanza di troppo per timore di imbarazzarsi, né indietreggia soverchiamente per non cadere nel precipizio, e che, padrone del terreno perché lo scandaglia ad ogni passo, padrone delle sue posizioni perché le domina, profitta di tutti gli errori dell'inimico, e decide la vittoria più per la strategìa che pel valore.
- Villèle fu, sotto la Restaurazione, il capo della diritta[1]. Era egli uomo di portamento al quanto volgare, gracile, piccolo di statura, con occhi penetranti, lineamenti irregolari ma espressivi, voce nasale ma accentata. Non era oratore ed era più che oratore, perché aveva la capacità di un politico. Appena comparve, s'impadronì della tribuna. Gli uomini del suo partito avevano più impeto che prudenza: ei li sottopose al freno e li disciplinò.
- Villèle non avea fiori nello stile, non pompa nelle immagini, non veemenza nell'orazione, non connessione nella dialettica: ma era chiaro, pieno, fermo, ragionevole, positivo.
Note
modifica- ↑ Capo della destra politica.
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