Jean-Baptiste Gaye

politico francese

Jean-Baptiste Sylvère Gaye, visconte di Martignac (1778 – 1832), politico francese.

Jean-Baptiste Gaye, visconte di Martignac

Citazioni di Jean-Baptiste Gaye modifica

  • Si minaccia dei decreti dell'istoria! Ma io non so se la storia rammenterà neanche il nostro rapido passaggio a traverso intricati affari della nostra terra. Però se essa se ne occupa, e se giudicherà noi imparzialmente, dirà esser noi stati chiamati alla direzione del governo nelle più critiche circostanze ove degli uomini possono essere collocati; che noi da per tutto incontrammo per dove passammo ostacoli e difficoltà; che noi avemmo a sostenere un conflitto continuo contro le passioni e i partiti contrarj. E dirà ancora certamente essere le nostre forze da meno delle grandi opere che a noi furono confidate; che non abbiamo prestato al re[1] quell'appoggio che avrebbe ritrovato in quelle rare persone di genio che dominano gli eventi e impongon legge alle politiche tempeste; ma dirà ancora che non poteva avere più fedeli servitori, né la terra; né il paese cittadini più devoti; e dirà che mai l'amore del principe e il desiderio del bene non risposero con più ardore e sincerità alla regale fiducia.[2]

Citazioni su Jean-Baptiste Gaye modifica

  • Come oratore, Martignac avrà un posto a parte nella galleria degli uomini parlamentari. Egli cattivavasi più di quello che padroneggiasse l'attenzione. Con quale arte rispettava egli la suscettibilità vanitosa delle nostre Camere francesi! con quale ingegnosa flessibilità penetrava in tutti i lati di una quistione! quale fluidità di dizione! quale incanto! quale decenza! quale a proposito! L'esposizione dei fatti avea nella sua bocca una nitidezza ammirabile, ed egli analizzava gli argomenti de' suoi avversari con una fedeltà ed una felicità di espressioni, che provocavano sulle loro labbra il sorriso dell'amor proprio soddisfatto. (Louis Marie de Lahaye de Cormenin)
  • Si paragoni [...] il ministro Martignac al ministro Périer. Il primo parte dal dispotismo ed arriva, sebbene a passi lenti, alla libertà; il secondo parte dalla libertà, e cammina rapidamente verso il dispotismo. L'uno spiritoso, insinuante, affettuoso nelle maniere, urbano di lingua, conciliatore nelle sue transazioni: l'altro, duro, altero, atrabiliare, dispregiatore, imperioso. (Louis Marie de Lahaye de Cormenin)
  • Uomo nuovo al potere, ma eminentemente acconcio a conciliarsi le varie opinioni della Camera per la vaghezza delle sue forme, per la moderazione del suo carattere, per la saviezza dei suoi principii, e per la eloquenza dolcemente persuasiva del suo linguaggio, Martignac divenne ben presto l'anima di quel ministero transitorio cui meritò di lasciare il suo nome. (Louis Vivien de Saint-Martin)

Note modifica

  1. Carlo X di Francia, re di Francia e Navarra dal 1824 al 1830.
  2. Da uno degli ultimi discorsi alla Camera; citato in L. Vivien, Storia generale della rivoluzione francese dell'Impero, della restaurazione, e della monarchia del 1830, fino al 1841, volgarizzata dal dott. A. Bonucci, tomo III, presso Giuseppe Celli, Firenze, 1843, libro duodecimo, pp. 642-643.

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