James Oliver Curwood
scrittore statunitense
James Oliver Curwood (1878 – 1927), scrittore statunitense.
Citazioni di James Oliver CurwoodModifica
SaettaModifica
IncipitModifica
Strani, misteriosi sussurri della notte artica passavano nell'aria. Era il crepuscolo – le prime ombre del crepuscolo – dei luoghi, grigi mesi senza sole, che calava rapido sulla terra serrata dai ghiacci, la quale coperchia il continente nord-americano al di sopra del Circolo Artico. Su questo suolo si posava quasi una dozzina di pollici di neve dura e fina, di cui ogni stellina era come un granello di zucchero, e, sotto la neve, il suolo era gelato sino a quattro piedi. Sessanta gradi sotto zero.
CitazioniModifica
- Terribile e mortale è la lunga notte polare. È l'immolazione di tutte le cose nate per la vita e per la luce, la maledizione di un errore celeste, un guasto nel complesso meccanismo solare, – terribile e tuttavia magnifica: mortale eppure talvolta la più rara fra tutte le cose belle della terra. (p. 63)
- Nella vita degli animali la gelosia è un terribile sentimento, ma, nell'anima di Saetta, essa era un veleno latente che ancora non aveva sviluppata la sua virulenza. Poiché, a suo modo, egli intuiva che v'era qualcosa di più forte, contro di lui, che la zanna di un altro animale. (p. 218)
NoteModifica
- ↑ Citato in Marcus Parisini, L'anima degli animali, Edizioni Biblioteca dell'Immagine, Pordenone, 2002, p. 22. ISBN 88-87881-68-5
BibliografiaModifica
- James Oliver Curwood, Saetta (Swift Linghtning), traduzione di Giovanni Cuchetti, Casa Editrice Sonzogno, Milano, 1930.
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