Ivano Bordon
allenatore di calcio e calciatore italiano (1951)
Ivano Bordon (1951 – vivente), ex allenatore di calcio ed ex calciatore italiano.
Citazioni di Ivano Bordon
modifica- Io interista alla Juve? Sono interista e non avrei mai lasciato l'Inter [...]. Ricevetti la proposta di Lippi, che avevo conosciuto bene quando giocavo alla Sampdoria mentre lui allenava la Primavera. Ragiono da professionista e come tale ho festeggiato 5 scudetti con la Juventus, la Champions nel '96 e un altro Mondiale, l'Intercontinentale vinto a Tokyo.[1]
Da un'intervista al Guerin Sportivo; citato in Sabine Bertagna, fcinter1908.it, 13 settembre 2016.
- Mi vide Gianni Invernizzi, all'epoca tecnico del vivaio nerazzurro, fu tutto molto veloce [...] per il mio cartellino l'Inter dette un milione e duecentomila lire, so che comprammo due pellicce: una per mia madre, una per mia sorella.
- [Su Mauro Bellugi] [...] un personaggio unico. Girava con la Dune Buggy e d'inverno indossava la pelliccia. Grande tecnica, una rarità per uno stopper in quegli anni, e una vita "giocosa" fuori dal campo [...].
- [Su Lido Vieri] Mi sono messo dietro di lui ad imparare. Aveva 30 anni, già una grande esperienza e una personalità spiccata. Per sei stagioni abbiamo vissuto in simbiosi. Mi ha insegnato molto. E io sono cresciuto a sua immagine e somiglianza, a tal punto che se oggi vedo dei filmati di partite dell'Inter di quegli anni, faccio fatica a capire se sono io o Lido, tanto il mio stile assomigliava al suo.
- [Sulla partita della lattina] Occorre una bella premessa. L'Inter vince il campionato '70-71 e io gioco nove partite, tra cui alcune di quelle decisive. Dopo il derby del mio debutto, fu esonerato Heriberto Herrera e la squadra fu affidata a Invernizzi che mi conosceva benissimo e aveva piena fiducia in me. Io ero in panchina. Ho visto Bonimba semisvenuto e lui non era tipo da commedia. Poi una confusione enorme con Mazzola che consegna all'arbitro una lattina di coca cola. Ma non so se è proprio quella che ha preso in testa il nostro centravanti. Eravamo sul 2-1 per loro. Quell'episodio ha condizionato la gara. In particolare Vieri che prese altri 3 gol e dette l'impressione di essere frastornato. Faccio il secondo tempo, prendo due gol, di cui uno su rigore tirato sulla mia destra da Sieloff. 7-1 per loro, ma poi gara annullata grazie al nostro avvocato Prisco [...]. [«A Berlino, la partita perfetta»] Al 15' del primo tempo paro un rigore. Lo tira ancora Sieloff. Io gli faccio una doppia finta, lui abbocca. Mi tuffo sulla sinistra e blocco in due tempi. Mi carico alla grande, e la mia carica si trasferisce a tutta la squadra. Nel secondo tempo è un assalto. Mi tirano da ogni posizione. Ma paro tutto. 0-0 e turno passato.
- [«Il ricordo più bello con l'Inter?»] Metto lo scudetto del 1979-80. Ero tra i più esperti [...]. Realizzai il record d'imbattibilità di 686', superando il mio vecchio amico Vieri di un minuto. Comandammo il campionato dalla prima giornata all’ultima. E poi, in quella rosa, eravamo in otto cresciuti nel vivaio nerazzurro: io, Oriali, Bini, Canuti, Baresi, Ambu, Muraro, Pancheri più Occhipinti che giocò l'ultima di campionato.
Note
modifica- ↑ Da un'intervista a La Gazzetta dello Sport; citato in Rosa Doro, Bordon: "Io interista ma ho vinto tutto con la Juve. Non mi meraviglia che Buffon giochi ancora, Donnarumma suo erede", tuttojuve.com, 13 aprile 2021.
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