Irene Chias

scrittrice italiana

Irene Chias (1973 – vivente), scrittrice italiana.

«Quote rosa? Soluzione imperfetta per un mondo molto ingiusto»

Intervista di Patrizia Penna , qds.it, 26 febbraio 2022.

  • [Lei è a favore delle quote rosa?] Le quote femminili (ho sempre trovato il termine rosa piuttosto derisorio) sono una soluzione imperfetta per un mondo ingiusto. Quindi sì, sono favorevole. È inutile raccontarci che quando veniamo scartate l'unico criterio è il merito dei nostri colleghi maschi. Lo stesso vale per tutti gli ambiti di discriminazione, nei quali le affirmative action si sono rivelate uno strumento politico molto importante per le minoranze e per i gruppi tradizionalmente discriminati. Penso al razzismo negli Stati Uniti, o alle discriminazioni contro i dalit in India. Ovviamente riflettono l'ingiustizia che tentano di riparare e dovrebbero essere concepite come un tamponamento temporaneo, una strada verso una società più giusta che – insieme all'istruzione e ad altri strumenti politici – possono concorrere a creare.
  • [L'essere donna ha mai rappresentato un ostacolo nel suo percorso professionale?] Non sono mai stata orientata alla carriera, quindi non saprei. Di certo ha reso alcune circostanze più complesse o spiacevoli. [...] Posso dire che nel mio ambito professionale ho visto molti uomini mediocri scavalcare donne più meritevoli di loro e molti capi trattare con molto più favore e riguardo colleghi uomini cui veniva accordata in automatico una maggiore credibilità. Una volta, durante un colloquio per un quotidiano che stava per nascere, mi venne anche chiesto se fossi "fidanzata", cosa che a un uomo non sarebbe mai accaduta. Il quotidiano comunque è fallito dopo qualche mese.
  • [Qual è il suo rapporto con la Sicilia?] Oggi è molto più sereno e risolto di qualche anno fa [...]. Qualche tempo fa il mio amico Pap Khouma, scrittore di origine senegalese ormai italiano, disse durante la presentazione di un mio libro che io gli sembravo più "emigrata" di quanto non fosse lui. E probabilmente è stato davvero così per molto tempo. Dopo anni all'estero e a Milano, vissuti forse con una sensazione di incompletezza, sono andata oltre il ritorno, essendo andata a vivere a Malta.

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