Il terrore corre sul filo

film del 1948 diretto da Anatole Litvak

Il terrore corre sul filo

Immagine SorryWrongNumber2.jpg.
Titolo originale

Sorry, Wrong Number

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1948
Genere giallo, noir, thriller
Regia Anatole Litvak
Soggetto Lucille Fletcher
Sceneggiatura Lucille Fletcher
Produttore Hal B. Wallis, Anatole Litvak
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Il terrore corre sul filo, film statunitense del 1948 con Barbara Stanwyck e Burt Lancaster, regia di Anatole Litvak.

  Citazioni in ordine temporale.

  • Mio padre dice sempre che se uno non ha talento per fare del denaro, non sarà l'università a darglielo, e che se invece ne è provvisto, è inutile che sprechi il tempo a studiare. (Lena)
  • [I cavalli] sono straordinari: così... così potenti. E nello stesso tempo, così gentili e affettuosi. (Evans)
  • Meglio non rimandare troppo. I sogni contano finché si è giovani. Questo è stato sempre il mio principio. (Henry)

Henry: Lena! Pronto, Lena!
Assassino: Avete sbagliato numero.[1]

Citazioni su Il terrore corre sul filo

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  • Artificioso, ma efficace esercizio di suspense con una palese influenza dell'espressionismo a livello figurativo. Una B. Stanwyck superlativa si guadagnò una candidatura all'Oscar. (il Morandini)
  • Incastro di flashback uniti dall'ossessiva presenza del telefono, il film copre quasi puntualmente l'arco di novanta minuti in cui si svolge la trama. Nella sceneggiatura, l'autrice Lucille Fletcher sfrutta appieno la possibilità di abbinare immagini al proprio testo radiofonico: prendono vita non solo le sequenze retrospettive, ma anche gli ambienti che fanno da sfondo al disperato scambio di chiamate. La storia, venata di amara ironia, racconta di come una serie di messaggi vengano trascurati o fraintesi. L'impossibilità di comunicare resta il motore di un meccanismo che produce angoscia. Anche se fin dalle prime inquadrature la protagonista appare insopportabile (Barbara Stanwyck è perfetta in parti di questo genere), alla fine lo spettatore non può fare a meno di identificarsi con lei, trascinato da un crescendo di suspense abilmente orchestrato. (il Farinotti)
  1. In lingua originale: "Sorry, wrong number", battuta che corrisponde al titolo originale del film.

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