Guglielmo Felice Damiani
Guglielmo Felice Damiani (1875 – 1904), scrittore e pittore italiano.
La casa paterna
modificaRestò Valerio a contemplar la cassa
fin che sotto il romor delle pesanti
zolle scomparve: già deserto intorno
era il campo dei morti e il rombar cupo
della bara percossa il solitario
vespero empiva. I due becchini intanto
indifferenti alla fatica usata
brontolavan preghiere, e su pel tetto
d'una chiesa lì presso, oltre il cancello,
era un inno di passere giulive
riducentisi al nido. Indi sì tacque
sotto le gronde il cinguettio: cadeva
terra su terra nel silenzio molle
della fossa omai colma e su le cose
il pallor del crepuscolo. Le croci
parver nel buio spalancar le braccia
come a cercarsi, e una funerea siepe
proruppe alfine in disperato pianto:
vide gli abissi della sua sventura
e sé tra sconosciute ombre fanciullo
trepido e solo!...
Citazioni
modifica- [...] Una segreta
angustia li faceva ambo dolenti,
ambo stranieri, e del suo mal ciascuno
si pasceva in silenzio entro il cuore. (p. 59) - [...] Sul'avvinto amore
passan le voci degli stolti, il fiero
urlo dei nembi e il mal della fortuna [...] (p. 61) - [...] oh benedetto
il dolor che purifica ed insegna
ai romei della gloria e della morte
il cammin della vita! (p. 67) - Una parola
non ascoltata mai, quindi non detta,
posa nel cor dell'universo: è il germe
incorrotto del senso e del mistero,
la ragion della vita! (p. 82)
Bibliografia
modifica- Guglielmo Felice Damiani, La casa paterna, Remo Sandron – Editore 1903.
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