Gran Premio del Messico 1991

corsa automobilistica

Citazioni sul Gran Premio del Messico 1991.

  • Quella corsa fu per me abbastanza travagliata perché arrivai in Messico, mangiai un'insalata lavata male e fui vittima di una infezione intestinale, il famoso virus di Montezuma... Mercoledì e giovedì prima della gara avevo quaranta di febbre. Stavo malissimo. Non mi reggevo neanche in piedi da quanto stavo male. Fortunatamente il medico della Ferrari, Ben Bartoletti [...], mi prese sotto cura rigenerandomi. Il venerdì mattina cominciai a stare un pochino meglio, però ero ancora veramente ai minimi termini. [...]. Al sabato mattina stavo molto meglio, infatti in qualifica conquistai la pole position. Grande prestazione, perché con tutte le vicissitudini della settimana il fatto di essere in pole era una gran cosa. [«Per usare un termine non licenzioso, se non ricordo male, fu una partenza pessima in quel Gran Premio [...]»] Proprio una pessima partenza dalla pole... Al primo giro ero quarto: avevo davanti Mansell, Senna e Alesi. Poi pian piano ho ripreso Alesi, poi Senna e infine Mansell con uno dei più bei sorpassi della storia della Formula 1. Arriviamo a ruote fumanti alla staccata del rettilineo, cosa che non si vede più perché oggi si fanno i sorpassi ai box, oppure tirano giù l'ala in rettilineo e vanno 50 all'ora più forte e via... Insomma, feci una staccatona all'esterno, Mansell prende l'interno, io cedo un po' all'esterno, facciamo tutta la "esse" affiancati con cardiopalmo di Frank Williams. Ci fu un particolare quando rividi quel sorpasso in televisione: c'era Frank coi capelli dritti, quei pochi che aveva allora. Perchè le sue due macchine erano in pieno rischio collisione! (Riccardo Patrese)
Il tracciato di Città del Messico nella configurazione adottata per il Gran Premio del Messico 1991

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