Thomas M. Disch
Thomas Michael Disch (1940 – 2008), scrittore e poeta statunitense.
Gli scarafaggi
modificaMiss Marcia Kenwell provava un assoluto ribrezzo per gli scarafaggi. Era un ribrezzo completamente diverso da quello che provava, a esempio, per il color pulce. Marcia Kenwell odiava quei cosi neri; tutte le volte che ne vedeva uno non poteva fare a meno di urlare. La sua repulsione era tale che non sopportava neppure di schiacciarli sotto la suola delle scarpe: no, troppo disgustoso. Preferiva di gran lunga correre, prendere l'insetticida e mondare di veleno il piccolo animale fino a quando non cessava di muoversi o sfuggiva alla morte rintanandosi in una di quelle fessure in cui sembravano vivere tutti. Era orribile, davvero orribile pensare che si annidavano nei muri, sotto il linoleum, aspettando soltanto che si spegnessero le luci per poi... No, meglio non pensarci.
Il gufo e il gatto
modificaAmavano in particolare le mattine, quando il signore e la signora Fairfield dormivano ancora al piano di sopra, la casa era avvolta nel silenzio e loro potevano stringersi l'uno all'altro sul dondolo in attesa che il treno passasse sferragliante lungo la riva opposta del fiume. Passavano altri treni, in altri momenti della giornata, ma spesso c'era una tale frenesia a ore più tarde che non ci si rendeva neppure conto del sopraggiungere di un treno finché non si mettevano a vibrare le finestre.
Il pensiero proibito
modificaCaro...,
come molti dei nostri più validi operatori alla ACDRSN – e forse come voi, (Nome) – quando frequentavo la scuola mi era venuta l'idea di diventare uno Scrittore. Con gli occhi di ora mi rendo conto che era un'idea proprio balorda, ma le idee balorde, si sa, hanno fatto spesso da protagoniste sul palcoscenico della storia. In caso contrario la nostra Agenzia sarebbe fallita da un pezzo.
Il prete
modificaL'erba era innaturalmente verde, di un verde caramella, o del verde delle partite di golf alla televisione, anche se a pensarci bene è erba anche quella; erba televisiva, certo, ma pur sempre erba. Il golf era l'unico sport che le piaceva guardare, perché non c'erano regole da conoscere. Dovevi solo ficcare la palla nella buca e contare il numero di volte che riuscivi a farlo.
La costa asiatica
modificaDalla strada acciottolata provenivano voci e rombi di motore. Passi, porte sbattute, fischi, ancora passi. Viveva al pianterreno, per cui non aveva modo di evitare le prove tangibili di una vita cittadina fin troppo frenetica. I suoni si accumulavano nella sua stanza, come i vari strati di polvere, come la corrispondenza inevasa sulla tovaglia multicolore.
La strega
modifica«E che verso fanno i maiali?» chiese Diana ai suoi alunni.
Ci fu un brusio di risatine sommesse ma nessuno alzò la mano. Al suo occhio esperto quei bambini parevano insolitamente timidi, ma c'era poco da meravigliarsi: la scuola nelle ultime settimane era diventata una sorta di circo mediatico. Solo il cielo sapeva quel che passava per le loro testoline. Far finta che niente fosse cambiato non era possibile, ma Diana Turney non era tipo da scoraggiarsi. Anche le cose impossibili si possono fare, basta volerlo.
Scendendo
modificaCibo per gatti, mostarda, avanzi di sottaceti, due qualità di condimento per insalata, lardo e un limone. Oh, sì: anche due vassoietti di cubetti di ghiaccio.
Nella credenza non c'era di meglio: scatole e barattoli di spezie, farina, zucchero, sale e... una scatola di uva passa.
Una scatola vuota di uva passa.[1]
Una buona ragione per morire
modificaStava morendo per la Scienza.
E quel posto era l'autentico mausoleo della filosofia naturalistica. Lì tutti i grandi intelletti del passato si erano trasformati in cumuli di rocce: Arpalo, Platone, Archimede, Tycho, Longomontanus, Faraday; e, sulla faccia opposta alla Terra, riposava l'orda spettrale dei suoi compatrioti... Kozyrev, Ezerski, Pavlov. Era quindi un vero onore essere il primo, e proprio il primo, a unirsi corporalmente con tutti loro, innalzato ancora vivo come Ganimede nell'Olimpo.
Nove minuti.
Bibliografia
modifica- Thomas M. Disch, Gli scarafaggi, traduzione di Elisabetta Svaluto, in "Il colore del male. I capolavori dei maestri dell'horror", a cura di David G. Hartwell, Armenia Editore, 1989. ISBN 8834404068
- Thomas M. Disch, Il gufo e il gatto, in "999", a cura di Al Sarrantonio, traduzione di Tullio Dobner, Annabella Caminiti, Francesco Di Foggia, Sperling & Kupfer, 1999.
- Thomas M. Disch, Il pensiero proibito, traduzione di Guido Boreani, Mondadori, 1984.
- Thomas M. Disch, Il prete, traduzione di Umberto Rossi, Fanucci, 2001. ISBN 8834707990
- Thomas M. Disch, La costa asiatica, traduzione di Adria Tissoni, in "Il colore del male. I capolavori dei maestri dell'horror", a cura di David G. Hartwell, Armenia Editore, 1989. ISBN 8834404068
- Thomas M. Disch, La strega, traduzione di Giuseppe Costigliola, Fanucci, 2003.
- Thomas Disch, Una buona ragione per morire, traduzione di Luigi Cozzi, Mondadori, 1968.
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- ↑ Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937