Giuseppe Molteni

pittore, restauratore e museologo italiano

Giuseppe Molteni (1800 – 1867), pittore, restauratore e museologo italiano.

Giuseppe Molteni, Rebecca

Citazioni su Giuseppe Molteni

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  • Cominciava anche a farsi buon nome il Molteni, per alcuni ritratti assai somiglianti e di molto effetto; egli aveva studiato il disegno all'Accademia, ma poi si dedicò al restauro dei quadri antichi, per necessità di lucro; aveva molta attitudine per l'arte, come lo dimostrano i suoi ritratti e vari quadri di genere con figure grandi al vero, che ebbe il coraggio d'eseguire, fidandosi troppo, a parer mio, dei pochi studi fatti. (Francesco Hayez)
  • Egli aveva una maestria di pennello non comune, benché vi fosse a volte qualche durezza e spesso difetto di disegno. Questo giovane artista, assai lodato allora, godeva l'amicizia di molti, aveva pure molte commissioni; ma devo dire che lo trovai docile ai suggerimenti che da vero amico io credevo dargli, allorché chiedeva la mia opinione. (Francesco Hayez)
  • Come il celebre Waite, il più gran dentista dell'Inghilterra, Molteni ebbe il superbo piacere di far aspettare alla porta le carrozze dei felici semidei e di quelli che raccomandano alla tela la propria faccia perché paia più seducente alla lontana fidanzata; e come il famoso Schikard di Parigi, onde lo Schik rimase parola d'ordine nei regni della moda, Molteni impose colla propria autorità ai minori viventi, e fece ascendere i consolidati del Corriere delle Dame. Non crediamo dir troppo affermando che quasi tutto il bel mondo patrizio della città nostra si fece rimbiondire da questo re della moda, il quale per anni parecchi, ad un ceto speciale di persone, parve il Matador delle esposizioni di Brera.
  • Pittore nato, l'arte non gli costò mai grande fatica, ed è appunto per questo felice istinto che riuscì a trarsi dietro al suo carro trionfale tanta folla plaudente, pure essendo destituito di sapere legittimo e d'arte sincera.
  • Senza aver nulla promesso in sua giovinezza, senza aver troppo riscaldati i banchi delle Academie, né sforzatosi d'imitare piuttosto questo che quel caposcuola, Giuseppe Molteni balzò fuori improvvisamente a fermare l'attenzione universale col suo pennello prestigiatore. La fedele somiglianza de' suoi ritratti, il lusso degli accessorj, l'imitazione dei panni, dei velluti, dei rasi, degli ori, dei talchi, la tavolozza che fa specchietto e abbarbaglia, e sopratutto l'arte adulatrice che lusinga l'altrui vanità, o migliorando l'originale bellezza o dissimulando gli sfregi della natura matrigna, sono le doti a cui questo pittore deve la sua straordinaria fortuna.

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