Giulio Fara

docente e musicologo italiano

Giulio Fara, propr. Mario Giulio Fara (1880 – 1949), musicologo italiano.

L'anima della Sardegna

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  • Antropologia, archeologia, etnografia non avevano insegnato nulla agli storiografi della musica. Eppure, nello stesso campo lavoravano degli eruditi geniali che s'eran dati a tradurre in notazione corrente le musiche liutistiche fra le quali erano non poche canzoni popolari. Ma neppure questo era giovato ad aprire gli occhi e attirare l'attenzione su la via che tali studi illuminavano. La musica del popolo con i suoi strumenti primitivi, le sue danze selvagge, i suoi canti rudimentali, restava estranea alla storia della musica, come bagaglio a parte, che nulla à a che fare con la musica dotta, e gli accenni a tale «genere» di musica restavano completamente sterili, in una forma che escludeva ogni possibilità di ulteriori sviluppi e prese di contatto con il circostante ambiente sonoro, ufficialmente storico. (Preludio, p. 8)
  • Studiare la etnofonia di un popolo è sollevare un velo della sua anima; è scrutare nel profondo più geloso dei suoi sentimenti. Conoscere il carattere musicale di un popolo vuol dire conoscerne del pari la psicologia, il modo di sentire, le sfumature sensoriali, sentimentali, passionali, che costituiscono l'individualità, l'«io» di una data massa umana. Conoscerne la luce interiore che dei suoi raggi colora tutte le espressioni umane, compresa quella del linguaggio. (p. 9)
  • Essa [la Sardegna] è, nel riguardo della musica tradizionale veramente primitiva, fra le regioni d'Italia, forse la più interessante. Altre, come la Campania e la Sicilia più ricche per numero e bellezza di melodie, ma neppure queste possono in guisa alcuna uguagliarla in antichità. (p. 10)

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