Giovanni Battista Venturi

fisico italiano

Giovanni Battista Venturi (1746 – 1822), fisico italiano.

Giovanni Battista Venturi

Considerazioni sopra varie parti dell'ottica presso gli antichi modifica

Incipit modifica

Scopo dello Scritto presente è di portare uno sguardo sopra alcuni Insegnamenti di Coloro, che hanno parlato dell'Ottica ne' bei tempi di Grecia.

Citazioni modifica

  • La Teoria del sentimento della Vista à acquistato maggiore solidità ed illustrazione dagli studj riuniti della Fisica, della Geometria, e della Metafisica: ciascuna delle quali Scienze portando su quest'Argomento la sua maniera di esaminar la Natura hanno tutte a tre insieme segnato con maggior esattezza i confini, fra le porzion di dominio che l'Occhio si acquista per facoltà innata sua propria, e quella ch'esso riceve per dono dirò quasi e suggerimento del Tatto [...]. (pp. 155-156)
  • Siccome in uno Stato, di cui il cambiamento nelle opinioni politiche ha rovesciato il Governo, è duopo ricrearne da capo e quasi interamente rifonderne le Istituzioni: Così avendo i Moderni combattuto e distrutto gran parte dei Principj adottati nella Scienza Ottica dagli Antichi; divien necessario o stabilirne dei nuovi, o rimettere in vigore i vecchi, sin dove essi possano convenire. (p. 216)

Rapporto sopra il nuovo campione di misura lineare modifica

Incipit modifica

L'Uomo ha bisogno, presso che ad ogni passo della sua vita, di misurare i Corpi che lo circondano, ragguagliandone l'estensione ad un campione stabile e determinato, il quale diviene il mezzo, e come la scala per paragonare fra loro le cotanto variate e molteplici forme e grandezze d'obbietti.

Citazioni modifica

  • Le nascenti società civili hanno preso la base della misura comune nell'Uomo stesso: il dito, il palmo, la spanna, il cubito, il braccio, il piede, il passo d'un uomo ordinario sono state le grandezze, alle quali si riportarono tutte le altre della natura. (p. 3)
  • Trattasi di proporre una misura, la quale abbia in se tali proprietà, che possano acquistarsi la persuasione dell'Indiano egualmente e dell'Europeo, una misura della quale quand'anche fossero periti tutti i modelli artefatti, ciò nonostante si possan questi in ogni paese, ed in ogni secolo rinnovare, né sia d'uopo comporre cento dissertazioni erudite per dissotterrarla dalle rovine dell'antichità, come è avvenuto delle greche misure e delle romane. (p. 6)
  • Alcuni Matematici sperarono di trovare questo modello costante di lunghezza universale in qualche combinazione di linee o figure geometriche. Ma egli si può dimostrare all'evidenza, che nessuna di tali combinazioni varrà mai a somministrare una quantità concreta, costante ed invariabile. (p. 7)

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