Giovanni Battista Amalteo
letterato italiano
Giovan Battista Amalteo (1525 – 1573), letterato e poeta italiano.
Trasse il mio cor à sospirar sovente
L'altrui sventure, e i dolorosi stridi
Il fiero stuol, che gia cotanto ardio:
Che veggendo servil Barbara gente
Tinger del nostro sangue i nostri lidi,
E qual Tigre, o Leon digiuno e rio
Cercar l'ovil di Dio,
E in Pafo, e in Cnido svelti i mirti, e i lauri,
E i suoi ricchi tesauri,
E le corone a Salamina colte,
E 'n vil giogo rivolte
E spenta la sua dolce libertate,
Arsi non men di duol, che di pietate.
Bibliografia
modifica- Giovanni Battista Amalteo, Canzone di M. Giovanbattista Amaltheo all'illustriss.mo et eccellent.mo Sig. Marcantonio Colonna general dell'armata di Santa Chiesa, sopra la vittoria seguita contra l'armata Turchesca, In Venetia, appresso Onofrio Farri, 1572.
Altri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante Giovanni Battista Amalteo
- Wikisource contiene una pagina dedicata a Giovanni Battista Amalteo