Gaja Lombardi Cenciarelli

scrittrice e traduttrice italiana

Gaja Lombardi Cenciarelli (1968 – vivente), scrittrice e traduttrice italiana.

Sara Tuveri, minimumfaxlab.com, 11 novembre 2021.

  • [Che cosa ha fatto sbocciare il tuo amore verso il mondo della traduzione? Cosa ti ha fatto pensare di poter fare questo lavoro, di volerci provare?] Molto sinceramente: tradurre era (è) la «cosa» più vicina alla scrittura che esista, dunque è stato praticamente automatico. Ma ricordo che l'amore, la curiosità, il desiderio (poi archiviato, poi rinato) di diventare traduttrice di libri nacque leggendo Salem’s Lot di Stephen King. E, in generale, tutta l'opera del Re: mi dicevo «Se fossi la traduttrice, leggerei per prima il suo romanzo. Che privilegio!».
  • [Qual è il tuo approccio pratico alla traduzione? Per esempio scrivi molte stesure che poi auto-revisioni, oppure cerchi di essere il più precisa possibile fin da subito?] No, faccio tre stesure. La prima, velocissima. La seconda: per chiarire i dubbi che ho lasciato indietro nella prima. La terza, quando rileggo tutto cercando di distaccarmi, come se stessi leggendo un libro già stampato e che non conosco.
  • [Qual è secondo te il valore più importante a cui un traduttore deve guardare come punto di riferimento?] Se mi parli di valori, io intendo qualcosa che ha che fare con l'umanità e non con la professionalità. Quindi direi la limpidezza e la caparbietà. Chiunque può sbagliare, ma se si hanno forza e talento, tutto si può recuperare. Fondamentalmente essere una brava persona aiuta anche a tradurre.

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