G. Peter Fleck (1909 – 1995), banchiere, economista, teologo, scrittore ed editore olandese, naturalizzato statunitense.

  • A volte tutti quanti ce la prendiamo col destino: se soltanto fossi più intelligente, se avessi più successo, se fossi più positivo. Se soltanto i miei genitori mi avessero voluto più bene! Ma questa è una perdita di tempo, di energia, di felicità. Non ha senso perché il destino non va soggetto a trattative, cambiamenti o compromessi. La sua «irreversibilità» è totale.
    Ma questa è solo una parte della storia. Perché la totale «irreversibilità» del nostro destino è pari alla totale libertà con cui dobbiamo reagire ad esso. È come se ci venisse data una mano di carte: quando le abbiamo siamo liberi di giocarle come ci piace. (da Come as You Are, Beacon Press; citato in Selezione dal Reader's Digest, settembre 1997)