Freddie Spencer
pilota motociclistico statunitense
Frederick Burdette Spencer (1961 – vivente), pilota motociclistico statunitense.
Intervista di Marco Caregnato, gpone.com, 7 settembre 2023.
- Una delle cose di cui si discute sempre sono i contatti in pista. [...] Non voglio girarci attorno, le gare di oggi sono supercompetitive e tutti sono molto vicini perché le moto sono tutte velocissimo. Per questo serve agire in modo diverso, porre dei limiti. I piloti ne parlano spessissimo [...]. Ma sono piloti, sono gare. Questi ragazzi sono i migliori in quello che fanno. Qualcuno dice che la potenza delle moto incida sulla sicurezza. Ma io non credo che sia davvero così fino in fondo, per me non è quello il punto determinante.
- [«Quando correvi tu [...] spesso c'era un gruppetto che andava su ritmi completamente diversi, mentre oggi le differenze sono minime [...]»] Si, ma io ho corso anche nel flat track. Ed oggi la MotoGP è un po' così, sono tutti vicinissimi, è questo il modo cd correre oggi. Di certo vedere gare combattute, in cui tutti sono vicini, è bellissimo. Ma [...] è tutto nelle mani dei piloti a volte. Io capisco spesso la loro frustrazione [...]. Le gare di oggi sono belle, ma è chiaro che loro devono capire che fare manovre che possano diventare pericolose non è accettabile oggi. [...] Serve coscienza insomma.
- Di certo i Social hanno cambiato tutto. Qualsiasi cosa faccia un pilota, salta subito al centro dell’attenzione del mondo. [...] Io in un certo modo nel mio periodo da pilota potevo concentrarmi di più. Tutti conosciamo personalità come Kenny Roberts o Randy Mamola. Ma all'epoca era tutto diverso, non c'era tutta l'attenzione che subiscono oggi i piloti. Sono convinto che oggi tanti piloti sono come sono proprio per i Social Media. È troppo facile per le persone "normali" osservare da vicino qualsiasi cosa facciano e questo cambia l'attitudine mentale di ognuno.
- Sappiamo che c'è una grande sfida in Moto3 che è proprio dovuta alle caratteristiche delle moto. I piloti si adattano, ed ovviamente devono affrontare questioni come la resistenza aerodinamica, la scia. Per loro è importante seguire un altro pilota. Ma [...] per imparare davvero, serve girare da soli, lontano dagli altri. Ti insegna come gestire il grip, ti rende un pilota migliore in gara. Io sono cresciuto negli Stati Uniti nelle gare Club e tutte le moto erano uguali. [...] penso che i piloti possano dimostrare il proprio valore anche se corrono su moto che sono simili tra loro, forse anche di più. Ci sono più opportunità se sono intelligenti [...]. A tanti ragazzi dico di non restare incollati in un gruppo grande in pista, perché in quello scenario non impari niente e può metterti nei guai, sia per la sicurezza sia per la classifica per via di tutte le penalità possibili.
- Spesso mi chiedono cosa facesse la differenza quando correvo io. Il fatto è che quando correvo io, se i freni non funzionavano, se ti capitava una gomma non perfetta o avevi qualsiasi problema, dovevi adattarti e noi sapevamo farlo, sapevamo fare in modo che i tempi sul giro non crollassero. Cambiavamo il modo di guidare, il modo di affrontare una curva o di frenare, ma il cronometro non mentiva, il tempo era lo stesso. Ci adattavamo. Ed è questo [...] che mi aiuta a capire esattamente cosa fanno i piloti in pista oggi. [...] L'elettronica aiuta oggi tanto? Certo che lo fa, ma è normale, è la naturale evoluzione.
- Non voglio associare nessuno dei piloti attuali a quelli contro cui correvo io. Io però posso dirti che in generale vedo più qualità nei piloti di oggi rispetto ai miei rivali. Si allenano tantissimo, sotto tutti i punti di vista. Sono tutti professionisti. [...] Ognuno di loro ha un talento enorme, li rispetto tutti per ragioni diverse.
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