Filippo Tortu
velocista italiano (1998-)
Filippo Tortu (1998 – vivente), velocista italiano.
Citazioni di Filippo Tortu
modificaCitazioni in ordine temporale.
- [«C'è un campione a cui ti ispiri quando scendi in pista?»] In realtà il personaggio a cui mi ispiro io si cimenta in un'altra disciplina rispetto alla mia. Si tratta del campione di salto con l'asta Thiago Braz da Silva che ha vinto l'oro alle [...] Olimpiadi di Rio. Mi ha colpito molto la sua storia, la sua infanzia difficile, il fatto che si sia presentato alla finale da sfavorito stupendo poi il mondo intero e soprattutto la sua umiltà. Ecco per i valori che rappresenta io come atleta mi sento molto vicino a lui.[1]
- Sono un malato di sport e lo pratico da quando avevo 6 anni. Prima il basket e poi l'atletica, seguendo mio fratello. Ho passato ore e ore davanti al canale 216 di Sky per vedere i documentari di Espn Classic. L'Olimpiade di Roma 1960 la conosco a memoria, so anche dirle i vincitori dell'equitazione. [...] Ma sono un onnivoro di qualsiasi disciplina. Il mio sogno è vedere dal vivo il mondiale di freccette.[2]
- Io Bolt l'ho incrociato una sola volta, ai Mondiali di Londra. Lui si stava scaldando per i 100 in quinta corsia, io mi stavo allenando in quarta. L'ho lasciato tranquillo. È bastato stargli vicino per annusarne il carisma.[2]
- Corro per la mia gioia e per la gioia delle persone che mi vogliono bene. Corro con lo spirito di Berruti: divertirmi. E, se posso, vincere.[3]
- [Su Livio Berruti] Parlargli è sempre di grande ispirazione, al Mondiale di Doha 2019 corsi la finale dei 100 con le scarpe bianche, citazione del suo oro nei 200 metri: Livio ha dimostrato che la differenza con gli atleti di colore che hanno qualità fisiche superiori si può colmare.[4]
E adesso provate a prendermi
Intervista di Alessia Cruciani, SportWeek nº 30 (895), 28 luglio 2018, pp. 30-35.
- [«Ha ricevuto in regalo una maglia della Juve con la scritta 9"99», relativa il record italiano stabilito sui 100 metri piani.] La farò incorniciare e la metterò sopra al letto. Starà lì anche quando mi sposerò e avrò una casa mia.
- Non sono teso quando devo respirare, perché lo faccio sempre, e lo stesso è per la corsa: mi alleno tutti i giorni e so di aver lavorato e bene.
- Quando posso rappresentare la mia nazione in qualche manifestazione mi sento già più competitivo e più in forma di quando non indosso la maglia azzurra.
- [Sull'infortunio alle braccia all'Olimpiade giovanile di Nanchino 2014] Penso che una cosa simile non sia capitata a nessun altro. Erano i 200 metri: mi sono sbilanciato per tagliare il traguardo e mi si sono spezzate a metà. Radio e ulna di entrambe: quattro fratture scomposte! Il destro era messo peggio e [...] mi è rimasta questa lunga cicatrice sull'avambraccio che, a essere sincero, a me piace molto!
Note
modifica- ↑ Citato in 100 metri tra le nuvole: intervista a Filippo Tortu, brostorun.com, 26 febbraio 2017.
- ↑ a b Da un'intervista a La Gazzetta dello Sport; citato in Ernesto Branca, Atletica, Filippo Tortu si racconta, sportfair.it, 26 gennaio 2018.
- ↑ Citato in Gaia Piccardi, Filippo Tortu: «Senza papà non sarei qui, ha sfidato tutti con gli allenamenti ed ecco il 9"99», corriere.it, 23 giugno 2018.
- ↑ Dall'intervista di Gaia Piccardi, Tortu: ho nascosto la medaglia d'oro, Corriere della Sera, 27 dicembre 2021, p. 27.
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