Ferdinando Minucci
dirigente sportivo italiano
Ferdinando Minucci (1953 – vivente), dirigente sportivo italiano.
Citazioni di Ferdinando Minucci
modifica- Cominciai ad occuparmi di basket nella stagione '92-'93: Siena, risalita in serie A, era ripiombata in quella che oggi si chiama Legadue. Rischiavamo la chiusura, ma sul serio: il momento in cui le società sportive si trasformarono in società di capitali fu per noi terribile. La mia intuizione si rivelò giusta: il club non doveva più rimanere nelle mani di un singolo, ma andava riportato nelle istituzioni della città. La formula della polisportiva era la migliore: oggi siamo il Real Madrid o il Barcellona d'Italia. Più in piccolo, ovvio: le due società spagnole sono figlie di città da milioni di abitanti e contano fino a 250 mila soci; a Siena vivono invece 60 mila persone e quelle che aderiscono al progetto non sono più di 3.500.[1]
- Il Monte arrivò solo nel Terzo millennio, nove anni dopo la ripartenza: chi pensa il contrario si sbaglia e si dimentica che i precedenti passi, con sponsorizzazioni di valore crescente, erano stati fatti con altri partner. L'istituto, inoltre, non è un ente benefico: investe, anche in maniera cospicua, ma pretende dei ritorni. Se non avessimo costruito una realtà vincente, mai avremmo avuto quel marchio sulle maglie.[1]
- [Nel 2004] Lo scudetto e i primati di Siena, non sono frutto del caso ma di un progetto che ha superato anche momenti di grande crisi.[2]
Note
modifica- ↑ a b Citato in Flavio Vanetti, Il grande Progetto di Siena «Siamo il Barcellona d'Italia», Corriere della Sera, 31 dicembre 2007, p. 47.
- ↑ Citato in Pino Di Blasio, Siena affronta il Palio del basket «Possiamo entrare nella storia», Corriere della Sera, 5 giugno 2004, p. 46.
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