Felicita Ferrero

antifascista e giornalista italiana

Felicita Ferrero (1899 – 1984), giornalista e antifascista italiana.

Citazioni di Felicita Ferrero modifica

  • [Dopo la rivolta ungherese del 1956] Restare [nel partito comunista] non era più possibile, meglio andarsene, e anche in silenzio, per evitare, oltre alle pedate dell'esecutivo della Federazione, anche la diffamazione, allora senza possibilità di difesa a sinistra.[1]

Citazioni su Felicita Ferrero modifica

  • Nel carcere di Trani ha un "cedimento" che le verrà a lungo, e pericolosamente, ritorto contro: anche per via della (blanda) pressione delle monache, partecipa più volte alla messa, e in qualche circostanza prende anche la comunione. (Paolo Franchi (giornalista))
  • Non è appassionata ai temi dell'emancipazione femminile, anzi è convinta che la lotta di classe non debba fare divisioni tra uomini e donne. Ma già nella durissima vita di partito degli anni immediatamente successivi alla marcia su Roma, sempre più prossima alla clandestinità, matura un giudizio assai critico sul ruolo assegnato alle donne anche nel Pci che non cambierà per tutta la vita. (Paolo Franchi (giornalista))

Note modifica

  1. Citata in Paolo Franchi, Ferrero Felicita, in AA.VV., Italiane. Dalla prima guerra mondiale al secondo dopoguerra (1915-1950), www.150anni.it

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