Federico Varese

criminologo e accademico italiano

Federico Varese (1965 – vivente), criminologo italiano.

Times Literary Supplement, no. 5624, 14 gennaio 2011, p. 23

[Su Educazione siberiana di Nicolai Lilin]

  • La veridicità degli elementi fondamentali della storia è stata strenuamente difesa da Lilin e accettata da molti critici; eppure molti lettori potrebbero avere la sensazione di essere finiti nell'era hayboriana inventata da Robert Ervin Howard, tra personaggi del calibro di Conan il barbaro e i signori della guerra Vanir.
The veracity of the story's basic elements has been fiercely defended by Lilin and accepted by many critics; yet many readers may feel they have landed in the Hayborian age invented by Robert Ervin Howard, among the likes of Conan the Barbarian and the Vanir warlords.
  • Il libro si presenta come una "scioccante esposizione di uno straordinario mondo criminale", anche se una nota strategicamente posizionata (assente nell'edizione italiana) avverte il lettore che "certi episodi sono ricreazioni fantasiose, e quegli episodi [non specificati] non sono destinati a ritrarre fatti realmente accaduti". Durante un'intervista alla televisione italiana, Lilin ha ripetutamente minacciato un giornalista che metteva in dubbio la sua storia. A rischio di espormi all'ira dell'ultimo discendente dei criminali siberiani, oso dire che gli urca non sono mai esistiti, almeno non come li descrive l'autore.
The book is presented as a "shocking exposé of an extraordinary criminal underworld", although a strategically placed note (absent from the Italian edition) warns the reader that "certain episodes are imaginative recreation, and those [unspecified] episodes are not intended to portray actual events". During an interview on Italian television, Lilin repeatedly threatened a journalist who cast doubt on his story. At the risk of exposing myself to the wrath of the last descendant of the Siberian criminals, I venture to say that the urkas have never existed — at least not as described by the author.
  • Di fronte a evidenti inesattezze e contraddizioni, Lilin ha ribattuto che queste accuse equivalgono ad accusare Anna Frank di aver calcolato male il numero dei pali elettrici a Bergen-Belsen. Lascio al lettore il giudizio sull'adeguatezza e sulla sensibilità del confronto.
When confronted with glaring innaccuracies and contradictions, Lilin retorted that these charges are the equivalent of accusing Anne Frank of miscounting the number of electricity poles in Bergen-Belsen. I leave it to the reader to pass judgement on the aptness and sensitivity of the comparison.
  • Lilin attinge alla vasta letteratura sulla vita carceraria e sul mondo criminale russo per creare una setta la cui presunta origine "siberiana" è fantastica e le cui tradizioni, pratiche e linguaggio provengono da ben note confraternite criminali carcerarie sovietiche e post-sovietiche. [...]. Le furiose reazioni di Lilin a coloro che mettono in dubbio le sue credenziali criminali possono essere meglio spiegate dal fatto che alcuni elementi del libro riflettono la sua esperienza, mentre la maggior parte del resto è ampiamente noto in Russia ai lettori dei racconti polizieschi quasi immaginari di Valerij Karyšev e agli spettatori della serie televisiva carceraria Zona.
Lilin draws on the vast literature about the prison life and criminal underworld of Russia to create a sect whose putative "Siberian" origin is fantastical and whose traditions, practices and language are lifted from well-known Soviet and post-Soviet prison-based criminal fraternities [...]. Lilin's furious reactions to those who cast doubt on his criminal credentials can best be explained by the fact that some elements of the book do reflect his own experience while most of the rest is widely known in Russia to readers of quasi-fictional crime tales by Valery Karyshev and to viewers of the prison-based TV series Zona.

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