Ettore Berra
calciatore e giornalista italiano
Ettore Berra (1899 – 1967), calciatore, arbitro e giornalista italiano.
Citazioni di Ettore Berra
modifica- [Su Pietro Rava] Affronta l'avversario impetuosamente con quella sua irrompente foga così bella e suggestiva.[1]
- [Su Giovanni Ferrari] È non solo il miglior giuocatore della sua generazione, ma è l'uomo che insegna a tutti come si giuochi per la squadra e non solo per il proprio tornaconto, come s'inizi un'azione, come ci si comporta negli sviluppi di quest'azione. Si può dire che tale ruolo è, dal punto di vista tecnico una creazione sua. Prima di Ferrari, il mezzo-sinistro era un giuocatore qualunque [...]. Quando darà un addio allo sport porterà con sé il segreto del suo giuoco. Nessuno finora l'ha eguagliato, nessuno lo vale.[2]
- [Su Renzo De Vecchi] È stato nel suo compito un innovatore. Prima di lui il terzino era ritenuto un giocatore di scarse qualità, qualcosa come un rifiuto degli altri settori, uno spazzatore semplicemente. Chi non riusciva in nessun ruolo doveva riuscire come terzino. La semplicità del compito rendeva adatti tutti gli elementi che solo potessero disporre di un rinvio potente. Con De Vecchi si apre un'era diversa. Egli fa del terzino un collaboratore del gioco. Si distacca in questo da tutti quelli che lo hanno preceduto, getta per così dire le basi dell'azione che gli uomini di questo ruolo debbono sviluppare. Non si rinvia più a caso, ma si cerca di dare al rinvio una direzione e uno scopo. Il terzino non si astrae più dal gioco della squadra, ma si avvicina ai compagni, si inserisce nel loro gioco, si hanno i primi esempi di collaborazione coi mediani.[3]
- [Su Aldo Boffi] Egli è un centravanti d'istinto. Non sapreste immaginarlo in un ruolo diverso e le sue incursioni all'estrema avvenute nel passato non furono che delle varianti oziose. Appartiene al tipo dei centravanti di sfondamento, più di ogni altro egli ha anzi doti spiccate per tale compito. La sua cannonata è facile, potente, precisa. Credo che egli sia ormai il solo a possederla così netta e così forte.[4]
Note
modifica- ↑ Da La difesa juventina, Il Calcio Illustrato nº 23, 15 aprile 1938, p. 3.
- ↑ Da Revisioni di fine stagione: gli attaccanti, Il Calcio Illustrato nº 23, 8 giugno 1938, p. 2.
- ↑ Da De Vecchi e i suoi tempi, Il Calcio Illustrato, 6 luglio 1944, p. 2.
- ↑ Da Boffi centravanti d'istinto, Il Calcio Illustrato, 27 dicembre 1939, p. 3.
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