Il'ja Grigor'evič Ėrenburg
giornalista e scrittore sovietico
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Il'ja Grigor'evič Ėrenburg (1891 – 1967), giornalista e scrittore sovietico.
Citazioni di Il'ja Ėrenburg
modifica- [Boris Pasternak] Credo sia morto contento perché, almeno fuori, hanno pubblicato Il dottor Zivago, e perché pensava di avere ragione.[1]
- Da molti decenni noi affermiamo d'aver annientato gli sfruttatori del nostro Paese, ma non abbiamo mai affermato d'aver annientato gli imbecilli.[2]
- [Svetlana Allilueva] È l'ultima vittima di suo padre.[1]
- Esenin era sempre circondato da satelliti. La cosa più triste di tutte fu vedere, di fianco a Esenin, un gruppo casuale di uomini che non avevano nulla a che fare con la letteratura, ma a cui semplicemente piaceva (e piace ancora) bere la vodka di qualcun altro, crogiolarsi nella fama di qualcun altro, e nascondersi dietro l'autorità di qualcun altro. Non fu attraverso questo sciame nero, tuttavia, che morì, lui li trasse a sé. Sapeva quel che valevano; ma nel suo stato trovò più facile stare con persone che disprezzava.[3]
- Forse la vecchiaia prende tutti alla sprovvista. Non si esauriscono le passioni, ma le forze.[1]
- Hanno criticato non tanto i miei libri, quanto la mia vita. Non intendevo ammaestrare nessuno, non mi propongo come esempio.[1]
- La rivoluzione bolscevica ha garantito il diritto all'uguaglianza, non quello dell'intelligenza.[1]
- Tutti i dittatori sono sentimentali.[4]
- Vidi Dollfuss a Vienna; somigliava a un nanerottolo, sarebbe stato un ottimo soggetto per Velasquez. Sorrideva soddisfatto. Di li a poco si recò in Italia e sottoscrisse un accordo con Mussolini; voleva salvare l'Austria da Hitler, ma in luglio fu ucciso da un nazista.[5]
Il 26 marzo 1913 me ne stavo seduto al mio solito caffè del boulevard Montparnasse, davanti a una tazzina di caffè da tempo vuota, e attendevo invano qualcuno che venisse a liberarmi, pagando sei soldi al paziente garçon.[6]
Note
modifica- ↑ a b c d e Citato in Enzo Biagi, Mille camere, Mondadori, Milano, 1984, pp. 168-169.
- ↑ Citato in Enzo Bettiza, La cavalcata del secolo, Mondadori, Milano, 2000, p. 263.
- ↑ Da Persone, anni, vita, 1961.
- ↑ Citato in Enzo Biagi, Russia, Rizzoli, Milano, 19749, p. 102.
- ↑ Da Uomini, anni, vita, traduzione di G. Crino, Editori Riuniti, Roma, 1961, vol. 4, pp. 29-30.
- ↑ Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937
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